lunedì, Settembre 30, 2024
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Sull'Esquilino si ripete il miracolo della Madonna della neve


Il 5 agosto a Santa Maria Maggiore si terrà la 40esima edizione della rievocazione storica del prodigio ideata dall’architetto Cesare Esposito

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Il caldo è da record ma il 5 agosto nevicherà ancora una volta sulla Capitale. A Santa Maria Maggiore, infatti, si terrà la 40esima edizione della rievocazione storica del miracolo della Madonna della Neve, il prodigio avvenuto nell’358 d.C. sul Colle Esquilino. Si tratta di una tradizione devozionale molto cara ai romani, che, grazie all’opera 40ennale dell’architetto monticiano Cesare Esposito, mette in scena quanto avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 agosto del 358 d.C., quando la Madonna apparve in sogno a un nobile patrizio e alla moglie che non avendo figli avevano deciso di far edificare una chiesa in suo nome e disse loro che un miracolo avrebbe indicato il luogo su cui costruirla. Anche papa Liberio fece lo stesso sogno e il giorno seguente, recatosi sull’Esquilino, lo trovò coperto di neve. Il Papa stesso tracciò il perimetro dell’edificio e la chiesa fu costruita a spese dei due coniugi, divenendo nota come chiesa di Santa Maria ‘Liberiana’ o popolarmente ‘ad Nives’.

Per rievocare quel miracolo, dal 1983, ogni 5 agosto, piazza di Santa Maria Maggiore si trasforma in un grande teatro a cielo aperto dove va in scena un’intensa nevicata artificiale tra spettacoli di luci e musica. Quest’anno ad aprire la serata, che vedrà come madrina Francesca Olivadese, sarà alle 21 la fanfara dell’Arma dei Carabinieri, seguita dagli “archi riflessi di luci” ideati dall’ideatore della nevicata artificiale Esposito e da un concerto di musica classica soprano, tenore, baritono.

“Grazie al sindaco di Roma, a Urban vision e a Ediliziacrobatica per il contributo e al ministero della Cultura, a Roma Capitale e alla Regione Lazio per il patrocinio. Dedico l’evento del 40ennale a Papa Francesco e alla pace nel mondo”, sottolinea Esposito, spiegando che piazza di Santa Maria Maggiore per l’occasione sarà ribattezzata “piazza della pace” e ricordando la commozione di Bergoglio “l’8 dicembre in piazza Mignanelli innanzi al volto della vergine”. L’architetto sottolinea come quel pianto che “ci ha spezzato il cuore” sia “diventato preghiera universale per la pace nel mondo”: “Abbiamo pregato la Madonna insieme a voi per la pace, santità, ora la aspettiamo con devozione a Santa Maria Maggiore a alla festa della Madonna della neve, come abbiamo fatto con il suo predecessore papa Giovanni Paolo II”, l’appello dell’architetto.

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