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L’ntervista su La Ragione

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Thomas Ceccon – (Afp)

“Thomas è una belva, è un talento straordinario, questo secondo posto lo motiverà per bene per la 4X100 misti, anche se lui non sottovaluta nessuno, semplicemente ha patito un po’ di fatica per le troppe gare in meno di 24 ore. Ma è un fenomeno”. Così Massimiliano Rosolino intervistato da ‘La Ragione’ sulla vittoria di Thomas Ceccon, argento nei 100 dorso, terza medaglia mondiale in meno di 24 ore. Rosolino è il nuotatore italiano più medagliato alle Olimpiadi: quattro metalli, poi 15 titoli mondiali (ha vinto anche a Fukuoka: nel 2001 nei 200 stile libero) e 41 medaglie continentali.

Di solito i migliori si “annusano”. Si riconoscono a vicenda. Rosolino rivede in Ceccon l’equilibrio tra voglia di far fatica e consapevolezza di se stesso. L’equazione, racconta Max, che ha portato alla grandezza Michael Phelps, il più grande nuotatore di sempre con 28 medaglie olimpiche: “Tra Thomas e il suo allenatore, Alberto Burlina, c’è quel feeling speciale che porta solo a grandi cose, soprattutto in ottica olimpica, con la consapevolezza di stringere i denti quando si deve e allentare quando serve”, aggiunge Rosolino, “Ceccon è tra i più talentuosi al mondo ed è il vertice della nostra nazionale, dove ci sono altre stelle di prima grandezza. Non a caso è la nazionale più forte di sempre”.

“Nicolò è un grande animale da gara. Ha ottenuto una medaglia importante e non era facile, perché quando magari non centri il risultato poi sei assalito dai dubbi. Invece lui è uno fortissimo e così Simona Quadarella che è riuscita a centrare l’argento sui 1500 senza farsi coinvolgere dal ritmo folle di Katie Ledecky, una leggenda che in acqua non può essere arginata”. Max allunga lo sguardo a domani e riserva un pensiero a Gregorio Paltrinieri. Tra Ceccon, Martinenghi e Quadarella, sta arrivando di nuovo il momento del fenomeno di Varese: è in finale negli 800 stile libero dopo l’argento nella 5 km in mare e l’oro nella staffetta 4×1500 sempre in mare: “Greg rispetto a Thomas ama allenarsi in gruppo ma è parimenti un killer ai nastri di partenza”, nota Rosolino, “Ha fatto 10 km, 5 km, poi la staffetta, ora gli 800, poi i 1500. Appartiene alla categoria degli ironman, è un fuoriclasse senza tempo, simbolo di una generazione. Ora deve reggere a questi ritmi fino ai Giochi olimpici di Parigi del prossimo anno e può farcela”.

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