martedì, Ottobre 1, 2024
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Modena, a nigeriano fermato per omicidio protezione speciale un mese prima del delitto


Per il tribunale aveva ‘dimostrati capacità inserimento’ ma aveva precedenti di polizia per droga

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“Capacità dimostrata di saper cogliere le occasioni di inserimento e di integrazione”. E’ stata questa la motivazione del giudice che ha concesso la protezione speciale a Osayande Kingsley, uno dei due nigeriani fermati nei giorni scorsi per concorso nell’omicidio del connazionale Endurance Friday, accoltellato a morte il 20 agosto a Modena in pieno centro storico. Kingsley, con precedenti di polizia per droga, a quanto apprende l’Adnkronos, era riuscito a ottenere la protezione speciale poco più di un mese prima del delitto, dopo che la sua richiesta era stata bocciata due volte in sede amministrativa.

Arrivato in Italia nel 2017, infatti, il 29enne nigeriano aveva fatto istanza di protezione internazionale a Campobasso, domanda rigettata nel 2018, quando l’uomo si era reso irreperibile. Kingsley ha quindi ripresentato la domanda nel 2020, ma la commissione territoriale di Bologna l’aveva rigettata ritenendola infondata. Contro questa decisione, però, il 29enne aveva presentato ricorso al Tribunale e il Giudice, pur ritenendo non sussistenti i presupposti per la protezione internazionale, con una pronuncia del 13 luglio scorso gli aveva concesso la protezione speciale, fattispecie su cui tra l’altro è di recente intervenuto il Governo dopo averne denunciato più volte l’effetto distorsivo che conseguiva dopo la modifica introdotta dal dl 130 del 2020 che ne aveva allargato notevolmente l’ambito di applicazione.

Quanto all’altro fermato, Adenomo Ogbeide, era entrato in Italia nel 2012, da Lampedusa. Nel 2013 aveva ottenuto a Roma la protezione sussidiaria, ed era titolare di un permesso di soggiorno valido sino al 2026. Malgrado dichiarasse di risiedere in via “Modesta Valenti” a Roma, l’indirizzo assegnato nella Capitale ai senza dimora, sembra aver sempre gravitato nella provincia di Modena.

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