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Come ci si deve comportare se si trova un nido? Come si interviene in caso di puntura?

Una vespa orientale
Una vespa orientale

La vespa orientalis, con la fine dell’estate 2023, torna alla ribalta in Italia. Da Roma a Milano, da Napoli a Palermo, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole e dal ritorno in aule rimaste deserte per mesi, ci si chiede se la vespa orientale sia pericolosa. Come ci si deve comportare se si trova un nido? Come si interviene in caso di puntura? La vespa orientalis è un imenottero, che può essere riconosciuto per la banda gialla sulla parte posteriore del corpo. Questa caratteristica la rende più riconoscibile rispetto alla vespa ‘comune’.

Come ha evidenziato l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, la vespa orientale è un insetto simile al calabrone europeo con una lunghezza da 3 a 5 centimetri. In Italia l’insetto è una specie nativa, storicamente presente nelle regioni del Sud Italia. Il caldo degli ultimi giorni, con un quadro meteo anomalo per settembre, favorisce l’ulteriore espansione dell’insetto, che arriva sempre più spesso anche al Nord Italia.

“La sua pericolosità per l’uomo è del tutto comparabile a quella del calabrone europeo”, si legge sul sito dell’Istituto. L’insetto è particolarmente aggressivo nei confronti delle api da miele. Le precauzioni da mettere in atto per evitare di essere punti sono le stesse che si usano per proteggersi dai calabroni europei. In sostanza, quando si avvista un nido è opportuno richiedere l’intervento ai soggetti competenti: Vigili del Fuoco, Protezione Civile, aziende specializzate. Il nido, in genere, viene creato all’interno di cavità naturali o artificiali: attenzione quindi alle soffitte e alle intercapedini, in particolare in edifici che per lunghi periodi non sono stati frequentati. Attenzione particolare, quindi, alle scuole.

A Roma, la Fondazione Bioparco ha diffuso informazioni dettagliate sull’insetto: “La Vespa orientalis NON ha una aumentata capacità di pungere rispetto al calabrone; i veleni sono simili (anche se ci sono pochi studi specifici) e simile è la muscolatura che muove addome e aculeo velenifero. La Vespa orientalis non appare più aggressiva di altre specie di vespe, anche se è più frenetica e rapida nei movimenti ed è molto attiva durante le ore più calde delle giornate torride”.

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