Adelina vuole sapere, vuole conoscere i fatti chiaramente, avere le idee più chiare. E chi interrogare se non il suo “abuelo”?
«L’anziano abuelo si lisciò i folti e lunghi baffi bianchi con le punte all’insù, segno che stava riflettendo. E infine disse: «Si chiamava Francisco Villa, ma tutti lo chiamavano Pancho. In realtà, il suo vero nome era Doroteo Arango: di lui e di Emiliano Zapata, questo Paese dovrebbe andare orgoglioso per l’eternità. Perché erano dotati di un’etica e di un’onestà assai rare, nei protagonisti di quell’epoca complessa e sanguinosa…
Sai, il Centauro del Nord si sacrificò per le genti umili, per i contadini, i nostri campesinos senza terra e senza diritti, dedicando loro l’intera vita.»
“Dieguito e il Centauro del Nord”, Pino Cacucci