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Il generale Vannacci: "Biancaneve nera è un falso"


Il militare a Un giorno da pecora: “Si fa confusione tra diversità e discriminazione. La diversità è riconoscere che due cose sono differenti”

Roberto Vannacci nello studio di Un giorno da pecora
Roberto Vannacci nello studio di Un giorno da pecora

Per quale motivo Biancaneve deve essere nera se chi l’ha inventata l’ha pensata bianca? La diversità è una ricchezza e non discrimina nulla, si dovrebbe esser orgogliosi della propria diversità. Perché si cerca di demolire un sistema cancellando la storia e le tradizioni”. E’ un passaggio dell’intervento del generale Roberto Vannacci a Un girono da pecora su Radiouno. Il limitare, attualmente al centro di diversi procedimenti, è finito al centro delle polemiche per il contenuto del suo primo libro ‘Il mondo al contrario’. “Si fa confusione tra diversità e discriminazione. La diversità è riconoscere che due cose sono differenti. La discriminazione si muove sul piano della dignità e dei diritti. Se facciamo la Sirenetta nera, facciamo un falso. Le differenze sono ricchezze e ognuno dovrebbe essere orgoglioso della propria diversità”, continua.

Per le sue affermazioni, Vannacci è stato querelato da Paola Egonu, stella del volley italiano. “Non l’ho chiamata perché a mio avviso non l’ho certo offesa”, dice il generale, che ha adito le vie legali contro Pierluigi Bersani per i giudizi espressi dall’ex ministro: “Ho sporto querela, ho aspettato 90 giorni sperando che l’ex ministro mi facesso un colpo di telefono ma niente”.

Non mi sono mai mai sentito demoralizzato, sono sereno, vado avanti e continuo a fare quello che ho sempre fatto”, dice il militare, attualmente sospeso, riferendosi ai procedimenti che lo riguardano. “Non so se scriverò un terzo libro ma magari ci sto anche pensando. Vedremo gli esiti del secondo…”, dice.

Il primo libro, ‘Il mondo al contrario, “finora ha venduto circa 250mila copie. Ho guadagnato più di un milione? No, meno… meno…”. “Il libro è stato pubblicato il 10 agosto 2023. Sino al 17 agosto ha venduto 20 copie al giorno. Poi, dopo i primi articoli, il 18 agosto ha venduto 17.800 copie in un giorno. Anche adesso, ogni volta che c’è un articolo sul mio nome, le vendite” aumentano.

Nel suo primo libro, tra i vari temi, Vannacci si è soffermato su omosessualità e migranti. “La normalità è solo una questione statistica. Se avessi scritto ‘cari omosessuali siete eccezionali’ sarebbe stata la stessa cosa. Perché non notare gli omosessuali? E perché no? Ci sono, si fanno vedere, sono presenti nei media. E’ una categoria, come le persone a cui piace il gelato. Il genoma dell’omosessualità non l’ha trovato nessuno. Nemmeno quello dell’eterosessualità? Il numero conta. Il 97% della popolazione umana è eterosessuale. Il 3-4% che non si riconosce nell’eterosessualità è un gusto, una predilezione totalmente legittima”, dice.

C’è spazio anche per le ‘rivelazioni’: “Ho avuto una ragazza di colore, mulatta, molti anni fa, in Europa. Io non ho nulla contro le persone di etnie diverse. Abbiamo avuto una storiella di un mesetto, e poi l’ho lasciata io, che sono un po’ pesante”. E ancora: “Una volta, a 19 anni, ero Torino ho corteggiato io una donna che poi tanto donna non era. Si chiamava Valentina, ancora me lo ricordo. Io non mi ero accorto di niente, poi me lo hanno detto e mi sono tirato indietro. Era un trans? Ho chiesto conferma…”.

Si candiderà alle elezioni europee? “Non ho ancora deciso, sono padrone della mia vita, quando deciderò ci metterò tre secondi a farlo. Cerco di pensare a tutto. Se mi candido sarà con la Lega? Non lo so, non so nemmeno se mi candido. Per chi ho votato in passato? Non lo dico, dico solo che ho sempre scelto chi intendeva fare il bene del paese. Non ho mai votato a sinistra”.


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