il mistero 27 specie marine abilitA uniche rivelazione stupefacente v6 723374


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Un team di biologi internazionali ha appena pubblicato un articolo su Plos One in cui hanno presentato 27 nuovi animali in grado di produrre fluorescenza nelle profondità degli oceani di tutto il mondo, avvolte costantemente da una perpetua coltre di oscurità.

Tra i nuovi animali presenti in questa lista ci sono spugne, nudibranchi, alcuni pesci, ma anche polpi, artropodi e altri cordati, che vivono a profondità tali che la luce del Sole non riesce a raggiungere i loro ecosistemi, perennemente al buio.

Per ovviare a questo problema e comunicare con gli esemplari della stessa specie, questi organismi hanno evoluto la fluorescenza, che viene prodotta sfruttando alcune speciali proteine, presenti su alcuni organi definiti fotofori, che rilasciano un sottile fascio di luce quando vengono attivate.

Il team di scienziati ha deciso di immergersi in varie regioni del mondo, per catturare le immagini di queste specie. In particolare, hanno deciso di immergersi più volte nel Mare di Banda in Indonesia e nel Mar Rosso tra l’inizio del febbraio 2019 e il settembre del 2022, sfruttando la camera di un microscopio Leica THUNDER per fotografare immagini dettagliate dei diversi corpi animali illuminati dalla bioluminescenza.

I biologi hanno anche descritto per la prima volta la fluorescenza nell’ordine degli Octopoda, quella in cui sono presenti i polpi, scattando delle interessanti immagini della specie Abdopus aculeatus, e in quella degli Acifiacea, in cui sono presenti le ascidie di mare.

Alcuni di questi organismi in grado di produrre fluorescenza hanno anche ispirato James Cameron nella realizzazione delle creature dei film di Avatar e alcune indagini genetiche hanno anche chiarito che la bioluminescenza è comparsa varie volte tra gli animali, nel corso della storia della vita.

Qualche anno fa la bioluminescenza venne anche osservata in due piccoli roditori terrestri, la cui pelliccia rifletteva la luce ultravioletta. Questa tipologia di bioluminescenza è però molto diversa da quella prodotta dagli organismi marini.



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