sabato, Ottobre 5, 2024
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la nuova promessa di Android, Qualcomm e Google



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Anche se Android cresce molto rapidamente in termini di base installata, il sistema operativo realizzato da Google ha ancora qualche problema. Per esempio, la procedura di download e installazione degli aggiornamenti non è sempre semplicissima: per questo, Qualcomm e alcuni partner di Big G stanno lavorando ad una soluzione al problema.

Durante un’intervista rilasciata ad Android Authority, Chris Patrick, Senior Vice President e General Manager degli Handset di Qualcomm, ha spiegato che Qualcomm sta lavorando con Google e i suoi partner per cambiare il sistema con cui vengono installati gli aggiornamenti sugli smartphone Android. In particolare, le aziende starebbero lavorando a dei miglioramenti nell’hardware e nel codice sorgente di Android per rendere più semplici gli update.

L’obiettivo delle aziende coinvolte nel progetto è quello di convincere gli utenti a tenere aggiornato lo smartphone: rendendo la procedura di aggiornamento più semplice, Qualcomm e soci si aspettano di riuscire ad evitare il posticipo del download e dell’installazione degli update, che rischia di esporre gli smartphone a gravi problemi di sicurezza per i dati degli utenti che li possiedono.

Al momento, sfortunatamente, Patrick non ha spiegato più approfonditamente come si concretizzerà il progetto di Qualcomm. Tuttavia, l’SVP del colosso di San Diego ha riportato che più informazioni arriveranno in autunno, forse nel corso del prossimo Snapdragon Summit, in parallelo con il lancio dello Snapdragon 8 Gen4. L’appuntamento, dunque, dovrebbe essere fissato per le prime settimane del mese di ottobre.

Una delle sfide a cui Qualcomm e i suoi partner dovranno rispondere, in particolare, è la sempre maggiore richiesta di cicli vitali estesi per gli smartphone Android: solo lo scorso anno, sia Google che Samsung (che in parte utilizzano dei SoC proprietari, affidandosi a soluzioni diverse da quelle di Qualcomm) hanno incrementato il supporto software per i propri top di gamma fino a 7 anni. I maggiori OEM cinesi, invece, hanno ancora molto da fare a riguardo: è possibile che una spinta verso un aumento del supporto software anche da parte di Qualcomm spinga Xiaomi, OPPO, OnePlus e i loro sub-brand a seguire l’esempio di Samsung e Big G.



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