Queste donne, per la maggior parte infermiere, molte cresciute sentendo raccontare con orgoglio storie familiari di atti eroici nella Seconda guerra mondiale, risposero alla chiamata alle armi del loro Paese e andarono in guerra.
Troppe fecero ritorno in un Paese che non badò a quello che avevano fatto, in un mondo che non voleva stare a sentire le loro esperienze; troppo spesso le loro battaglie postbelliche e le loro storie vennero dimenticate o marginalizzate.
Sono orgogliosa di avere la possibilità di accendere i riflettori sulla loro forza, resilienza e determinazione.
È dedicato a tutti i veterani, ai POW (prigionieri di guerra) e ai MIA (dispersi in azione) e alle loro famiglie, che hanno sacrificato così tanto di sé.
Infine, è dedicato al personale sanitario che è stato in prima linea nella lotta alla pandemia, donandosi per aiutare gli altri.»
🚁 “La stagione del coraggio” di Kristin Hannah è in libreria.