martedì, Ottobre 1, 2024
HomeTecnologia e InnovazioneLa cannabis torna a far parlare di sé per i suoi gravi...

La cannabis torna a far parlare di sé per i suoi gravi rischi



la cannabis torna far parlare gravi rischi v4 736072

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista di settore JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery, sembra aver trovato dei rischi decisamente importanti correlati al consumo di cannabis. Di cosa si tratta?

Nello specifico, lo studio ha esaminato 20 anni di cartelle cliniche di oltre 116.000 adulti statunitensi con disturbo da uso di cannabis (CUD). Alcune stime riportano un tasso di incidenza pari a 3 consumatori di cannabis su 10. Ovviamente, oltre ai pazienti con CUD, lo studio ha incluso dati di oltre 3,9 milioni di persone senza diagnosi del disturbo che rappresentano i gruppo di controllo. I risultati sono realmente allarmanti.

Dopo aver visto se la cannabis modifica davvero l’epigenoma, rispetto agli adulti senza CUD, questi individui avevano da 3,5 a 5 volte più probabilità di sviluppare tumori nel distretto testa-collo. In particolare, ci riferiamo ai tumori: della bocca, della gola, della laringe, delle ghiandole salivari e dell’orofaringe (lingua e tonsille).

Come se non bastasse, rispetto al gruppo di controllo le persone con CUD mostravano maggiori probabilità di sviluppare ogni tipo di cancro alla testa e al collo, ad eccezione del cancro ipofaringeo, che colpisce la parte inferiore della gola.

Questo è uno dei primi studi e il più grande che conosciamo finora, ad associare il cancro del distretto testa-collo all’uso di cannabis“, ha affermato il dott. Niels Kokot, autore principale dello studio nonché chirurgo della testa e del collo presso l’University of Southern California Head and Neck Center.

Come ogni studio però, anche il seguente presenta alcune limitazioni da non sottovalutare e da superare in future ricerche. Tra tutte, è importante sottolineare come l’uso di cannabis da parte delle persone è stato auto-riportato e le dosi esatte a cui sono state esposte sono sfortunatamente sconosciute.

Inoltre, la ricerca non ha indagato l’utilizzo della cannabis da parte dei soggetti. Non sappiamo infatti se preferissero fumarla o assumerla attraverso diversi prodotti commestibili. Come è facile immaginare, non si tratta dunque di una ricerca causale ma “solo” correlazionale.

Dopo aver visto che il THC passa nel latte materno, non è possibile affermare che sia il fumo a causare direttamente il cancro. Potrebbero ad esempio essere anche i componenti attivi della cannabis, proprio come il THC, che svolgono un ruolo chiave nell’attivare enzimi specifici in grado di far proliferare il cancro stesso.



Fonte

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI

commenti recenti