Gatti che giocano

I gatti sono più simili ai cani di quanto si pensi, e uno dei giochi che entrambi amano è il riporto. Anche se è spesso considerato un’attività esclusiva dei cani, i felini dimostrano di divertirsi e saper giocare al riporto. Non è raro che i gatti riportino oggetti lanciati dai loro padroni, sorprendendo chi li osserva. Una ricerca recente pubblicata sulla rivista Plos One ha confermato che circa il 40% dei gatti gioca al riporto, sebbene questo comportamento sia meno comune rispetto al 77% dei cani.

Per chi desidera instaurare un legame con un gatto, conoscere i suoi giochi preferiti è cruciale. Gli oggetti più apprezzati dai felini includono palline di vari materiali e forme, che stimolano il loro istinto predatorio. Anche i giochi fai da te possono rivelarsi efficaci, utilizzando materiali semplici come rotoli di carta igienica o carta stagnola. I gatti, infatti, possono esprimere la loro natura cacciatrice con questi strumenti, sia interagendo attivamente con i loro padroni sia giocando autonomamente.

La ricerca del 2023 ha coinvolto un campione di 924 gatti e ha rilevato che molti proprietari non si erano resi conto che il riporto fosse un gioco. In effetti, alcuni gatti riportano gli oggetti anche senza che il padrone intervenga, a differenza dei cani, che vengono addestrati specificamente a farlo. La casa sembra stimolare questo comportamento, rispetto ai gatti randagi che vivono all’esterno.

Tra le razze di gatti più propense a giocare al riporto si trovano il siamese, il birmano e il tonkinese. I felini tendono a essere motivati da una caccia dinamica, rendendo il gioco più attraente. Comprendere il comportamento ludico dei gatti non solo arricchisce la relazione tra animale e proprietario, ma offre anche uno spunto per divertirsi insieme, sfruttando l’intelligenza e l’energia di questi animali.

In sintesi, i gatti non sono solo esseri indipendenti, ma sono anche capaci di giocare al riporto, dimostrando che il mondo animale è molto più complesso e affascinante di quanto si possa pensare.

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