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Nell’ultima puntata del programma “A casa di Maria Latella”, Massimo Giletti ha condiviso la sua esperienza e prospettive relative al suo imminente ritorno in Rai, dopo la chiusura della sua trasmissione “Non è l’Arena”. In particolare, ha rivelato di aver ascoltato un’intercettazione di Marcello Dell’Utri in cui si richiedeva la chiusura del suo programma.

La nuova puntata di “A casa di Maria Latella” andrà in onda il 17 settembre su Rai 3 e Giletti sarà uno degli intervistati, insieme a altri ospiti di rilievo come il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e lo psicoterapeuta Matteo Lancini. Durante l’intervista, Giletti affronterà vari aspetti legati al suo passato professionale, inclusa la fine della sua esperienza a La7. Nonostante la chiusura della trasmissione, Giletti ha mantenuto un atteggiamento positivo, descrivendo le difficoltà provate nel vedere svanire un gruppo di lavoro unito e promettendo di guardare al futuro con ottimismo.

Giletti ha anche parlato di progetti in corso, tra cui inchieste su temi complessi come la mafia. Ha menzionato un incontro con Baiardo, un contatto dei Graviano, legato all’arresto di Matteo Messina Denaro, sottolineando la delicatezza della trattazione di tali argomenti e il rischio di toccare poteri forti.

Riguardo all’intercettazione di Dell’Utri, Giletti ha sottolineato l’importanza di questo fatto, affermando che si tratta di una verità che va oltre le sue personali esperienze. Ha denunciato la situazione difficile in cui si trova, vivendo con una scorta e affrontando un contesto in cui i giornalisti rischiano la vita per svolgere il proprio lavoro, ponendo la questione della sicurezza di chi fa inchiesta in Italia.

In sintesi, Massimo Giletti si prepara a tornare in Rai con una nuova trasmissione, riflettendo sul passato e parlando dei rischi connessi al giornalismo d’inchiesta, rinnovando il suo impegno nei confronti di temi sociali e di giustizia, in un clima di crescente tensione e pericolo per i professionisti del settore.

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