unieuro golden power

Il governo italiano sta considerando l’applicazione del “golden power” in relazione all’offerta di acquisto del gruppo francese Fnac Darty su Unieuro. Tra il 2 settembre e il 25 ottobre, Fnac Darty ha lanciato un’Offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) per Unieuro, ma la proposta ha generato divisioni all’interno del consiglio della società italiana. Le decisioni finali riguarderanno i piccoli azionisti, titolari dell’80% delle azioni, poiché è necessaria una partecipazione del 90% per il completamento dell’offerta.

La situazione sta diventando più complessa per Fnac Darty, specialmente alla luce della possibile attivazione del golden power da parte del governo Meloni. Questa misura è considerata a causa di preoccupazioni riguardanti la gestione dei dati sensibili degli utenti, in particolare per quanto riguarda i pagamenti digitali. Una decisione sul golden power potrebbe avere un impatto significativo sull’accordo tra le due aziende.

Il miliardario ceco Daniel Kretinsky, a capo di Fnac Darty, ha proposto di acquisire Unieuro per circa 250 milioni di euro, offrendo 9 euro in contanti e 0,1 azioni Fnac Darty per ogni azione Unieuro. Questo valore stima ogni azione Unieuro a 12 euro, con un premio del 42% sul valore pre-offerta, ma inferiore ai massimi storici del titolo durante la pandemia. Tuttavia, il consiglio di Unieuro ha avuto una votazione contraria alla proposta, con un equilibrio di 5 favorevoli e 5 contrari, generando incertezze sui dettagli dell’offerta e sui piani futuri dell’azienda.

Attualmente, i piccoli azionisti devono decidere se accettare l’offerta di Fnac Darty, un passo cruciale in quanto la mancata partecipazione al 90% potrebbe portare al fallimento della proposta. Se l’acquisizione dovesse andare a buon fine, gli attuali azionisti riceverebbero circa il 6% delle azioni di Fnac Darty.

Il golden power, introdotto nel 2012, è uno strumento che tutela gli interessi nazionali e viene applicato in settori strategici come difesa, energia, e comunicazioni. Questo strumento consente allo Stato di influenzare decisioni aziendali importanti, garantendo la protezione delle infrastrutture critiche e della sicurezza nazionale.

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