paolo crepet

Lo psichiatra Paolo Crepet ha nuovamente criticato le famiglie e le modalità di educazione dei genitori moderni, definendoli “i peggiori della storia”. Durante un intervento al Festival della comunicazione 2024, Crepet ha descritto una scena avvenuta in una stazione, dove ha osservato una madre intenzionata a prendersi cura del raffreddore del figlio di dieci anni. La sua osservazione è stata segnata dall’idea che questo eccesso di protezione stia contribuendo a rendere i bambini “idioti”, incapaci di affrontare le difficoltà della vita. Crepet ha affermato che, per alleviare il disagio del bambino e non lasciarlo imparare dai propri errori, i genitori tendono a soffocare la sua crescita personale.

Crepet sottolinea che la società moderna premia un approccio iperprotettivo, in cui i genitori si assumono troppe responsabilità al posto dei propri figli. Questi comportamenti, secondo il suo punto di vista, non solo privano i giovani delle esperienze necessarie per crescere e diventare adulti autonomi, ma anche insegnano loro a dipendere dagli altri, anziché incoraggiarli a prendere iniziative. Secondo l’opinione di Crepet, questo porta a una generazione di giovani che non sa gestire la frustrazione e che non sviluppa le competenze necessarie per affrontare il mondo.

In precedenti dichiarazioni, Crepet ha descritto i genitori odierni come privi di carisma e accondiscendenti, sostenendo che hanno trasmesso ai loro figli l’idea di dover attendere un’eredità piuttosto che lavorare per ottenere successi personali. Ha usato toni ironici per evidenziare la volgarità di certi comportamenti, come asciugare i capelli o mescolare il caffè per loro.

Alla luce di queste considerazioni, Crepet ha lanciato un appello ai genitori affinché inizino a riporre fiducia nelle capacità dei propri figli, incoraggiandoli a fare esperienza e a imparare dai propri errori. Ha esortato i genitori a permettere ai bambini di “sbucciarsi le ginocchia” e di affrontare le difficoltà in modo che possano crescere come adulti forti e indipendenti. Solo in questo modo, secondo Crepet, i giovani potranno davvero affrontare le sfide della vita e diventare cittadini responsabili.

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