Le sigarette elettroniche (E-CIG) sono considerate farmaci per disintossicarsi dal fumo di sigaretta, secondo un documento elaborato dalla European Confederation of Primary Care Pediatricians (ECPCP) e dalla European Academy of Pediatrics (EAP), pubblicato sulla rivista ‘Acta pediatrica’. Il documento evidenzia la crescente diffusione delle E-CIG tra i giovani e i rischi connessi al loro consumo, che spesso vengono sottovalutati.
Laura Reali, presidente della ECPCP, sottolinea che le sigarette elettroniche con nicotina possono contenere fino a dieci volte la quantità di nicotina presente nelle sigarette tradizionali, causando effetti acuti gravi a livello respiratorio, cardiovascolare e oculare nei giovani utilizzatori. Il rischio di dipendenza dalla nicotina è molto elevato, portando a un uso regolare di queste sostanze.
In risposta ai pericoli identificati, il documento propone di vietare l’uso delle E-CIG, sia con che senza nicotina, per le persone giovani. Viene inoltre suggerita la necessità di un ricetta medica per gli adulti per acquistare questi prodotti, a condizione di dimostrare una dipendenza dal fumo di sigaretta e che si trovi in terapia disintossicante. Si stanno anche raccogliendo dati sugli effetti delle E-CIG sulle donne in gravidanza e sul feto, evidenziando che molte donne fumano sia sigarette tradizionali che elettroniche, un comportamento che aumenta il rischio di effetti avversi.
I produttori di E-CIG non forniscono sufficienti informazioni sui potenziali effetti collaterali, rendendo necessaria una regolamentazione più rigorosa. Gli elementi chimici presenti nelle sigarette elettroniche sono stati associati alla sindrome Evali, che ha causato episodi di insufficienza polmonare acuta in giovani negli Stati Uniti.
Sulla base delle evidenze presentate, EAP e ECPCP, insieme ad organizzazioni come OMS e UNICEF, chiedono un divieto totale delle sigarette elettroniche e la prescrizione solamente con ricetta medica per i fumatori. Inoltre, è fondamentale sviluppare programmi efficaci per la cessazione del fumo e campagne di salute pubblica rivolte a giovani e bambini, in particolare nei paesi con normative più permissive riguardo all’uso di questi prodotti. L’indagine ESPAD 2019 ha già rivelato un preoccupante uso di E-CIG tra adolescenti, evidenziando la necessità di interventi urgenti.