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A Vago di Lavagno, vicino Verona, si è verificata una tragica sparatoria che ha visto coinvolti un uomo di 60 anni, la sua moglie di 58 anni e il loro figlio di 15. L’incidente è avvenuto nella cucina della loro abitazione in via Galilei intorno al primo pomeriggio del 20 settembre. L’uomo ha ucciso la moglie e ha gravemente ferito il figlio, il quale è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Borgo Trento tramite elisoccorso. Dopo il fatto, il padre è stato arrestato dai carabinieri e condotto in caserma per essere interrogato.

La polizia ha immediatamente messo in sicurezza l’area circostante l’abitazione, mentre gli agenti della Scientifica e il sostituto procuratore Paolo Sachar sono intervenuti per avviare le indagini e chiarire la dinamica dell’accaduto. La comunità è stata segnata profondamente da questo drammatico evento, tanto che il sindaco di Lavagno, Matteo Vanzan, ha proclamato il lutto cittadino e ha annullato un concerto programmato per la stessa sera a Forte San Briccio.

Al momento, le informazioni sono ancora in fase di aggiornamento, e si sta cercando di comprendere le motivazioni che hanno portato a questo gesto. La notizia ha suscitato un forte shock non solo tra i familiari e gli amici delle vittime, ma anche nell’intera comunità locale, che si è trovata di fronte a una violenza inaspettata all’interno di un contesto familiare.

Il caso solleva importanti questioni riguardo alla violenza domestica e alla salute mentale, evidenziando la necessità di interventi preventivi e di supporto per coloro che si trovano in situazioni di rischio. Mentre gli investigatori proseguono il loro lavoro, il pensiero della comunità va prima di tutto alla giovane vittima, sperando in una sua pronta guarigione e riflettendo sulle circostanze che hanno portato a questa terribile tragedia.

La situazione rimane delicata e segue un filo di apprensione, con la speranza che venga fatta piena luce sui fatti accaduti e che possano essere avviate le necessarie misure di supporto per le persone coinvolte.

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