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Le recenti alluvioni in Emilia-Romagna e Marche hanno evidenziato le vulnerabilità del territorio italiano di fronte a calamità naturali, sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. Questo ha sollevato tensioni nel governo italiano, con la Lega che ha bocciato la proposta del ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, di estendere l’obbligo di assicurazione contro le catastrofi naturali anche alle abitazioni. In precedenza, era stata introdotta una norma che obbligava le imprese (escluse quelle agricole) a stipulare polizze assicurative contro tali eventi, con scadenza fissata per la fine del 2024, ma è necessario un decreto attuativo che non è ancora stato pubblicato.

Tra le forze di maggioranza, Fratelli d’Italia aveva proposto un emendamento per posticipare l’applicazione dell’obbligo per le imprese al 2025, ma il governo ha bloccato questa iniziativa e l’emendamento è stato ritirato. Il Ministero dell’Economia ha confermato che non ci saranno rinvii riguardo alla normativa sull’assicurazione obbligatoria. D’altra parte, la faccenda è diventata ancora più complessa con la proposta di Musumeci di includere anche le case nell’obbligo di assicurazione. Matteo Salvini ha risposto dicendo che lo Stato deve fornire indicazioni ma non deve obbligare i cittadini, definendo la proposta inaccettabile.

Salvini e altri esponenti della Lega hanno suggerito che piuttosto che imporre un’assicurazione, il governo dovrebbe incentivare la stipula di polizze attraverso detrazioni fiscali, continuando nel contempo a investire nella sicurezza del territorio. La preoccupazione è che un obbligo assicurativo si traduca in una tassa a favore delle compagnie assicurative, senza reali benefici per la cittadinanza.

Nel contesto di questa crisi, il Consiglio dei ministri ha proclamato lo stato d’emergenza per le province colpite, come Modena, Bologna, Ravenna e Reggio Emilia, con una durata di 12 mesi. Sono stati stanziati 20 milioni di euro per affrontare i primi interventi urgenti necessari dopo l’alluvione. La situazione continua a evolversi, mentre le autorità si trovano a dover bilanciare misure di emergenza e lungimiranti politiche di prevenzione sui disastri naturali.

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