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Il 21 settembre, la Procura di Roma ha ordinato una perquisizione nell’abitazione di Maria Rosaria Boccia a Pompei, confiscando i suoi dispositivi tecnologici, inclusi smartphone e occhiali smart. Nonostante ciò, Boccia ha continuato a essere attiva sui social media, postando fotografie di nuovi telefoni poco dopo l’azione delle forze dell’ordine. In un video condiviso su Instagram, ha sottolineato di essere tornata “operativa”, accompagnata dalla canzone “Io non ho paura” di Fiorella Mannoia.

La vicenda ha preso una piega legale dopo che Gennaro Sangiuliano, ex ministro e presunto amante di Boccia, ha presentato una denuncia contro di lei per lesioni e violazione della privacy. Dallo scambio di messaggi tra i due, sono emerse informazioni delicate che coinvolgono sia il loro rapporto sia insinuazioni su una possibile gravidanza. La Procura sostiene che le minacce di Boccia, in quel momento, potessero compromettere la figura politica di Sangiuliano e interferire con le sue attività pubbliche.

La questione ha suscitato un’ondata di solidarietà nei confronti di Boccia sui social, dove molti utenti le hanno manifestato affetto e sostegno. È nato un hashtag, #iostoconmariarosariaboccia, utilizzato dalle persone per esprimere la loro vicinanza. Boccia ha continuato a ricondividere messaggi di supporto, dimostrando una decisa resilienza nonostante la situazione difficile.

Le accuse mosse contro di lei sono serie: potrebbe essere incriminata secondo l’articolo 388 del Codice Penale, che punisce la violenza o minaccia a un corpo politico, con pena fino a 7 anni di carcere. Le forze dell’ordine e i pubblici ministeri stanno esaminando la situazione con attenzione, dati i possibili risvolti conseguenti alla denuncia di Sangiuliano e al comportamento di Boccia, che non sembra intenzionata a fermarsi di fronte alla tempesta mediatica e legale che la circonda.

In sintesi, Maria Rosaria Boccia continua a essere al centro di una complessa vicenda di gossip trasformata in questione legale, mostrando una sorprendente determinazione e cercando supporto attraverso i social media, mentre la Procura indaga sui gravi reati di cui è accusata.

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