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La settimana è stata turbolenta per la Roma, contrassegnata dall’esonero di Daniele De Rossi e dalle dimissioni dell’Amministratore Delegato Lina Souloukou. Questi eventi hanno scatenato una forte contestazione da parte dei tifosi, che hanno appeso uno striscione di protesta davanti allo stadio prima della partita contro l’Udinese, entrando nel campo solo mezz’ora dopo l’inizio del match. La frattura con De Rossi è stata percepita come un attacco all’intera tifoseria e alla città di Roma.

Durante la partita, i supporter giallorossi hanno ribadito il loro scontento sia all’esterno che all’interno dello stadio Olimpico. All’esterno, un grande striscione dichiarava: “Chi ama la Roma entra mezz’ora dopo”. All’interno, un messaggio più diretto recitava: “Non rispettate i nostri valori e le nostre bandiere… da oggi torniamo alle vecchie maniere!”, firmato dalla Curva Sud. Questa mobilitazione ha coinvolto non solo la Curva Sud, ma tutto il tifo giallorosso, che ha deciso di partecipare a uno “sciopero” simbolico dalla partita con l’Udinese.

Gli insulti sui social nei confronti della famiglia Friedkin, proprietaria del club, hanno rivelato la profonda delusione e l’indignazione dei tifosi riguardo la gestione del club. In un comunicato, si affermava che la società sembra seguire le tracce della precedente gestione Pallotta, e i tifosi si sentono trascurati e non rappresentati. La tensione ha raggiunto un punto tale che l’Ad Lina Souloukou ha presentato le dimissioni, dopo aver ricevuto minacce in seguito all’esonero di De Rossi.

Nonostante il clima di contestazione, il pubblico ha voluto rendere omaggio a un grande calciatore, Totò Schillaci, con un minuto di silenzio pre-partita. Schillaci, ex attaccante della Nazionale italiana, è scomparso a seguito di una lunga malattia e i suoi funerali si sono tenuti a Palermo il 20 settembre. La cerimonia è stata segnata da un forte applauso del pubblico, a testimonianza dell’affetto che Schillaci ha suscitato tra i tifosi.

In sintesi, la Roma ha vissuto giorni critici, segnati da tensioni interne e una contestazione forte da parte della tifoseria, che richiede un cambio nella gestione del club e una maggiore considerazione dei loro valori.

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