CUT sul palco di Palermo.webp

“Il concerto che vorrei” è un’iniziativa innovativa ideata da KeepOn LIVE, rete associativa di spazi di musica dal vivo, in collaborazione con diverse organizzazioni e il Ministero della Cultura. Questo progetto, sviluppato in due anni attraverso questionari e interviste, mira a creare un concerto ideale, non utopico, che affronti le necessità di tutti gli attori del settore musicale. I suoi tre principali obiettivi sono: promuovere la diversità nella programmazione artistica, garantire l’uguaglianza di genere e migliorare l’accessibilità per le persone con disabilità.

Il progetto prenderà forma con una serie di concerti in diverse città italiane, partendo da Palermo il 26 settembre presso I Candelai, evento che conclude il KeepOn LIVE FEST del 2024. Seguiranno concerti a Bologna, Roma e Milano. Durante il primo evento, si esibirà il duo electro-pop olandese CUT, presentando “The Ritual”, un’esperienza multisensoriale, insieme agli One eat One, unici per la loro composizione inclusiva di musicisti normodotati e con disabilità.

Il concerto avrà l’obiettivo di dimostrare come la programmazione musicale possa essere curata e rappresentativa di diverse identità, evitando di privilegiare solo immagini e suoni “majoritari”. Si riportano anche diverse problematiche legate all’accessibilità, come la necessità di rimuovere aree recintate per le persone con disabilità e l’obbligo di avere un accompagnatore, così come la richiesta di un’idoneità al 100% per utilizzare servizi dedicati.

Inoltre, un focus importante è posto sulla formazione del personale degli eventi. Questo permette di migliorare l’accoglienza e la gestione di situazioni delicate, rendendo l’ambiente più sicuro e accessibile. Si evidenzia anche l’importanza di un efficiente trasporto pubblico e di parcheggi ben illuminati per garantire l’accesso a tutti.

“Il concerto che vorrei” cerca di rompere la concezione che cambiamenti significativi nel settore siano impraticabili a causa di costi e risorse. Al contrario, dimostra che concerti inclusivi non solo sono possibili ma possono anche generare soddisfazione per artisti, pubblico e professionisti del settore musicale.

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