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Giovanni Toti, dopo le sue dimissioni da presidente della Regione Liguria a causa di un’inchiesta per corruzione, ha spiegato le ragioni dietro il suo patteggiamento con la procura di Genova. Toti ha affermato di avere trovato maggiore giustizia attraverso questo accordo piuttosto che affrontare un lungo processo che avrebbe potuto durare fino a quindici anni, un periodo che ritiene insostenibile. Egli sottolinea che la Procura ha riconosciuto che non ha tratto benefici personali dalle accuse, affermando che gli atti amministrativi erano legittimi e che le accuse a suo carico sono state smontate.

Durante un’intervista, Toti ha anche discusso la questione del finanziamento ai partiti, che fa parte della corruzione che ha scosso il governo regionale. Ha sottolineato che, dopo l’abolizione del finanziamento pubblico, i partiti si sono dovuti affidare ai contributi privati, il che può portare a situazioni discutibili e a rischi legali, rendendo la politica accessibile solo a chi può permetterselo finanziariamente.

Riguardo ai rapporti con Aldo Spinelli, l’imprenditore implicato nell’inchiesta, Toti ha detto di non avere nulla di cui vergognarsi per essersi recato sullo yacht di Spinelli, sostenendo che molti altri funzionari pubblici avevano fatto lo stesso. Ha dichiarato di considerare Spinelli un imprenditore rispettabile che dà lavoro a migliaia di persone a Genova.

Toti ha anche commentato il processo a carico dell’ex ministro Matteo Salvini riguardante l’operazione Open Arms, affermando che la politica ha lasciato che la magistratura si occupasse di tali questioni, mentre spetterebbe al Parlamento prendere misure adeguate nei confronti dei ministri coinvolti.

La situazione giudiziaria di Toti non è ancora risolta. Ha raggiunto un accordo con la procura per una condanna di due anni e un mese, che prevede lavori di pubblica utilità. Altri due indagati, Spinelli e Paolo Emilio Signorini, hanno anch’essi optato per il patteggiamento. L’udienza per formalizzare questi accordi è prevista per il 23 settembre, ma la decisione definitiva potrebbe slittare a settimana successiva.

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