sofia gambato padova studentessa morta

Sofia Gambato, una studentessa di 17 anni di Campodarsego, è morta all’ospedale di Padova dopo cinque giorni di lotta per la vita, a seguito di un grave incidente stradale avvenuto il 21 settembre. La ragazza stava attraversando via G. Belzoni per recarsi al Liceo artistico Selvatico quando è stata investita da un’auto. Trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso, Sofia è stata ricoverata in rianimazione, ma le sue condizioni erano fin da subito disperate e, purtroppo, non ha mai ripreso conoscenza.

Le indagini delle Forze dell’Ordine stanno cercando di chiarire la dinamica dell’incidente. Secondo quanto emerso, sembra che Sofia non fosse sulle strisce pedonali al momento dell’impatto. L’autista del veicolo coinvolto è sotto inchiesta con l’accusa di omicidio stradale. Dalla prima ricostruzione, l’impatto è stato estremamente violento, tanto che la giovane è stata sbalzata in avanti per diversi metri.

L’incidente ha scosso profondamente la comunità di Padova, in particolare gli studenti del Liceo Pietro Selvatico. Per onorare la memoria di Sofia, i compagni di classe hanno allestito un altarino nell’atrio della scuola, decorato con foto e messaggi in sua memoria. Nonostante le speranze che potesse riprendersi, la triste notizia della sua morte ha portato a un atto di lutto collettivo, con un minuto di silenzio osservato all’ingresso dell’istituto il 26 settembre.

La tragedia di Sofia Gambato sottolinea l’urgente necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza stradale, soprattutto per i pedoni. La perdita di una giovane vita in un evento così tragico colpisce non solo la famiglia e gli amici di Sofia, ma l’intera comunità, richiamando alla mente l’importanza di rispettare le norme della strada e di proteggere tutti coloro che vi si trovano.

Concludendo, il drammatico incidente di Sofia è un triste promemoria della vulnerabilità dei giovani e della necessità di garantire strade più sicure per tutti. La memoria di Sofia rimarrà viva tra coloro che l’hanno conosciuta e ammirata, e la comunità si unisce nel dolore e nel ricordo di una vita spezzata troppo presto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *