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Il CoQ10 (coenzima Q10) è un metabolita liposolubile fondamentale per il metabolismo cellulare e noto per le sue proprietà antiossidanti, spesso utilizzato in prodotti cosmetici anti-invecchiamento. Recentemente, un gruppo di ricercatori guidato da Massimo Santoro del Veneto Institute of Molecular Medicine ha indagato il suo ruolo nello sviluppo e nella progressione del cancro al seno, il tumore più comune tra le donne, analizzando oltre 2000 pazienti. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Nature Communication”.

Lo studio ha esaminato se il CoQ10 possa agire come stabilizzatore della membrana plasmatica e influenzare il cancro. È stato riscontrato che il CoQ10 e il suo enzima biosintetico UBIAD1 sono cruciali per le proprietà meccaniche della membrana plasmatica, che rivestono importanza per il cancro al seno. L’interazione di CoQ10 e UBIAD1 ha mostrato di aumentare la fluidità della membrana e contribuire a una maggiore rigidità cellulare. Inoltre, queste molecole comprometterebbero la segnalazione oncogenica e ridurrebbero la resistenza alla ferroptosi nelle cellule tumorali.

Le analisi condotte su campioni umani e modelli murini hanno rivelato che la perdita di UBIAD1 è associata all’aggravamento e alla progressione del tumore al seno. L’espressione di UBIAD1 è risultata quindi importante per limitare la sopravvivenza delle cellule tumorali circolanti e la formazione di metastasi polmonari. I ricercatori concludono che CoQ10 e UBIAD1 meritano ulteriori studi per lo sviluppo di interventi terapeutici per pazienti con cancro al seno a prognosi sfavorevole.

Santoro ha evidenziato che la perdita di UBIAD1 è legata alle forme più aggressive del tumore, come quelle triplo negative metastatiche. Attraverso esperimenti su cellule e animali, è stato dimostrato che la reintroduzione di UBIAD1 o l’assunzione di CoQ10 limitano l’aggressività delle cellule tumorali e inibiscono la formazione di metastasi. Tuttavia, l’uso del CoQ10 tramite cosmetici non garantisce effetti terapeutici diretti.

Inoltre, è emerso che UBIAD1 e CoQ10 rendono le membrane delle cellule tumorali più rigide, aumentando la loro vulnerabilità all’ambiente tumorale. Saranno necessari ulteriori studi clinici e preclinici per confermare queste scoperte.

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