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Amadeus ha risposto alle critiche riguardanti il suo programma “Chissà chi è”, trasmesso sul canale Nove e simile a “I Soliti Ignoti”, di cui era conduttore sulla Rai. Nonostante gli ascolti del programma siano stati inferiori alle aspettative, Amadeus ha chiarito la sua posizione, affermando di non temere un flop. Ha paragonato la sua attuale avventura a un cambio di squadra nel calcio, spiegando che ora sta affrontando una nuova sfida con grandi ambizioni, ma in un contesto che ha iniziato con una posizione bassa in classifica.

Il conduttore ha sottolineato l’importanza di crescere nel tempo e ha ricordato le sue esperienze precedenti, paragonando questa fase a quando ha iniziato a lavorare alla Radio Deejay, dove doveva costruire tutto da zero. Ha inoltre affermato che non tutto può essere giudicato esclusivamente in base agli indici di ascolto, anche se riconosce che questi restano un elemento cruciale.

Amadeus ha poi parlato dei suoi successi sulla Rai, affermando di aver consegnato un programma di grande qualità, evidenziando che “I Soliti Ignoti” era stato chiuso anni fa con un share del 16% prima di raccogliere ottimi risultati con il suo approdo.

Riguardo a “Chissà chi è”, il programma ha esordito con un share superiore al 5%, toccando il 9% considerato insieme ai risultati dell’intero gruppo Discovery. Tuttavia, in seguito, la trasmissione ha visto un notevole calo. Nella serata del 26 settembre, ha registrato solo il 3,7% e meno di un milione di spettatori, nonostante la forte concorrenza di programmi come “Affari Tuoi”, condotto da Stefano De Martino, che ha ottenuto ascolti molto più alti, e la partita di Coppa Italia trasmessa da Italia Uno. Amadeus ha concluso il suo intervento riconoscendo l’importanza del successo di “Affari Tuoi”, di cui ha consegnato a De Martino una “macchina perfetta” per il suo debutto.

In sintesi, Amadeus continua a perseguire la sua sfida nonostante le difficoltà iniziali, mostrando fiducia nella crescita del suo nuovo programma.

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