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La strage di Nuoro ha avuto un epilogo tragico il 25 settembre, quando un 52enne, Roberto Gleboni, ha aperto il fuoco sulla propria famiglia, provocando la morte di sua moglie, Giuseppina Massetti, della figlia Martina, e del figlio Francesco, che è deceduto in ospedale. L’unico sopravvissuto è un ragazzo di 14 anni che ha fornito un racconto straziante agli inquirenti.

Il giovane, dopo un intervento chirurgico, è stato ascoltato in un’audizione protetta il 27 settembre, alla presenza di uno psicologo e del suo tutore legale. Ha descritto gli eventi di quella tragica mattina, affermando che la sera precedente era tutto tranquillo e non c’erano segnali premonitori del dramma imminente. All’improvviso, però, è stato svegliato da urla e spari, e, spaventato, è uscito dalla sua stanza. La scena che ha davanti ai suoi occhi è stata devastante: sua madre e sua sorella giacevano a terra, colpite dai proiettili. Per sfuggire al terrore, si è rifugiato nella sua camera, fingendo di essere morto, mentre il fratello Francesco agonizzava accanto a lui. L’interrogatorio è stato interrotto a causa dello stato emotivo critico del ragazzo, il quale ha rimandato ulteriori approfondimenti.

Intanto, il 28 settembre sono iniziate le autopsie sui corpi delle vittime presso l’ospedale Brotzu di Cagliari. Le indagini su Gleboni continuano per comprendere le motivazioni dietro la strage. Una delle ipotesi è che fosse in procinto di separarsi dalla moglie, ma questa teoria non trova conferme in diverse fonti. Un’altra possibile causa potrebbe essere legata a problemi economici: si sospetta che la famiglia avesse recentemente venduto una casa ricevuta in eredità, decidendo di vivere in affitto, situazione che potrebbe aver aggravato la tensione familiare.

Le forze dell’ordine stanno analizzando le cartelle cliniche e lo stato patrimoniale della famiglia per far luce sulle ragioni che hanno portato a questo atto di violenza. La strage ha suscitato shock e dolore nella comunità, e il racconto del ragazzo rappresenta una testimonianza straziante di una tragica realtà che ha colpito duramente una famiglia.

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