domenica, Ottobre 6, 2024
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Sammy Basso è morto, il 28enne aveva fatto conoscere la progeria

È venuto a mancare Sammy Basso, un giovane di 28 anni affetto da progeria, una malattia rara che provoca un invecchiamento precoce ma non influisce sulle capacità mentali. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa sui social media dallo staff dell’Associazione Italiana Progeria (A.I.Pro.Sa.B.), fondata da Sammy stesso nel 2005 per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la ricerca su questa malattia.

Sammy Basso è stato un simbolo di speranza e determinazione. Nonostante le sfide imposte dalla sua condizione, ha dedicato la sua vita a divulgare la conoscenza sulla progeria e a supportare altri che vivono situazioni simili. La sua associazione ha giocato un ruolo cruciale nella raccolta di fondi per la ricerca e nell’organizzazione di eventi volti a sensibilizzare il pubblico e raccogliere supporto per la lotta contro questa malattia.

In un comunicato, l’associazione ha espresso profonda tristezza per la perdita di Sammy. “Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa. Ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici, nel rispetto del dolore in questo delicato momento di lutto”, hanno scritto, testimoniando l’impatto positivo che Sammy ha avuto non solo sui suoi cari, ma anche su tutti coloro che hanno avuto la possibilità di conoscerlo e seguirne il lavoro.

La progeria è una malattia genetica rara che causa un invecchiamento accelerato dei bambini, rendendo la vita dei pazienti estremamente difficile e breve. Nonostante ciò, Sammy ha dimostrato che è possibile affrontare le difficoltà con coraggio e positività. La sua storia ha ispirato molti e ha contribuito a cambiare la percezione della malattia.

La perdita di Sammy Basso rappresenta una grande tristezza per la comunità delle persone affette da progeria e per tutti coloro che hanno collaborato con lui per far crescere la consapevolezza su questa malattia. La sua eredità vivrà attraverso il lavoro dell’associazione che ha fondato e grazie all’impatto che ha avuto sulle vite di molte persone, unendo le persone in una causa comune e promuovendo la ricerca scientifica per migliorare la qualità della vita di chi affronta questa difficile condizione.

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