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lunedì, Ottobre 7, 2024
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un’emergenza sociale ed economica

Negli ultimi anni, l’Italia ha vissuto una crisi demografica allarmante, con il 2023 che ha segnato il minimo storico di nascite: solo 379.000 bambini, il numero più basso mai registrato, frutto di un trend negativo iniziato nel 2008. Questo fenomeno è causato sia dalla riduzione della fertilità, sia dall’invecchiamento della popolazione femminile in età fertile. Gli indicatori evidenziano un drastico abbassamento della natalità: si è passati da una media di 2,70 figli per donna nel 1964 a soli 1,20 oggi, ben al di sotto della soglia di ricambio generazionale di 2,1.

Il calo delle nascite si lega non solo a fattori economici come l’aumento del costo della vita e la scarsità di servizi di sostegno alle famiglie, ma anche a difficoltà di concepimento. Circa il 15% delle coppie italiane è infertile, influenzato da fattori come l’età avanzata e stili di vita poco sani. La frenesia della vita moderna e lo stress aumentano ulteriormente le difficoltà all’interno delle coppie, portando a un ricorso crescente alla procreazione medicalmente assistita (PMA). Tuttavia, l’accesso a questi trattamenti è complicato e il ritardo nell’attuazione del nuovo tariffario LEA, previsto per il 2025, limita ulteriormente le possibilità per le coppie di avere figli senza sostenere costi elevati.

Nel 2021, oltre 86.000 donne hanno utilizzato la fecondazione assistita in Italia, ma le probabilità di successo variano drasticamente con l’età, passando dal 40% sotto i 35 anni al 15% sopra i 40. Le regioni, come il Lazio, offrono coperture sanitarie limitate, costringendo molte coppie a ricorrere a strutture private, aumentando stress e incertezze.

Le implicazioni della denatalità sono significative sia a livello sociale che economico: un numero ridotto di giovani porta a una forza lavoro insufficiente, compromettendo la crescita economica e la sostenibilità del sistema pensionistico. La mancanza di politiche adeguate per incentivare la natalità e supportare le famiglie aggrava la situazione, generando un circolo vizioso che rischia di portare a una crisi demografica e sociale sempre più grave nei prossimi decenni. Queste sfide, se non affrontate, minacciano il benessere delle future generazioni e la stabilità economica del paese.

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