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sabato, Ottobre 12, 2024
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Non Credo di Aver Offeso

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha affrontato nuovamente la controversia suscitata dalla sua affermazione sui “sacrifici” nella Manovra economica che il Governo sta preparando. Durante un evento di Fratelli d’Italia, ha dichiarato che lo scambio di opinioni attorno al suo commento è stato esagerato e che, davanti a un pubblico di banchieri, ripeterebbe quanto affermato: “i sacrifici devono farli tutti”. Giorgetti ha sottolineato che non vede nulla di sbagliato nel suo intervento e si è mostrato determinato a sostenere politiche di austerità necessarie per ridurre il debito pubblico.

Il ministro ha precisato che il 15 ottobre è la data limite per inviare alla Commissione europea il documento di bilancio, che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri (Cdm) prima di essere presentato al Parlamento. Ha inoltre menzionato che gli obiettivi principali della Manovra comprendono la conferma del taglio del cuneo fiscale e politiche di sostegno per le famiglie, nonché tagli significativi ai finanziamenti per ministeri ed enti pubblici.

Giorgetti ha dichiarato che né le persone fisiche né le imprese dovrebbero temere mossa drastiche, promettendo che la Manovra sarà equilibrata e capace di placare le polemiche attuali. Tuttavia, l’esecutivo deve ancora risolvere alcune questioni chiave, in particolare riguardo al taglio al cuneo fiscale, che comporta una spesa aggiuntiva di 10 miliardi di euro. Per finanziare tale misura, si stanno considerando alternative come l’aumento di alcune tasse o, come suggerito dal ministro, il ricorso a tagli lineari alle spese pubbliche.

Le tensioni interne tra Giorgetti e la premier Giorgia Meloni sono emerse anche con la pubblicazione di un video da parte di Meloni che evidenzia le implicazioni delle nuove tasse. Malgrado le difficoltà, Giorgetti ha mostrato una certa sicurezza nel gestire le attuali problematiche fiscali, paragonando la sua calma a quella di Andrea Pirlo in una finale di Champions League.

La Manovra finanziaria, che determina le spese statali per l’anno successivo, dovrà essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre, evidenziando la pressione che il Governo affronta per assicurarsi il consenso necessario tra le parti interessate.

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