Pep Guardiola è stato ospite nel programma “Che tempo che fa”, dove ha parlato del suo legame con illustri personalità del calcio come Johan Cruijff, Carlo Mazzone e Roberto Baggio. Guardiola ha ricordato la sua esperienza al Barcellona sotto la tutela di Cruijff, definendolo un genio che lo ha fatto innamorare del calcio e che ha avuto un ruolo cruciale nella sua carriera. “Non riesco a immaginare il mio percorso nel calcio senza Cruijff”, ha dichiarato, enfatizzando l’impatto che ha avuto su di lui.
La sua avventura a Brescia con Mazzone è stata altrettanto significativa. Guardiola ha descritto il suo primo giorno al Brescia, segnato dalla famosa corsa di Mazzone sotto la curva degli ultras atalantini, un momento che lo ha sorpreso e quasi scioccato. Nonostante l’iniziale disorientamento, tra i due si è instaurato un legame profondo, tanto che Guardiola ha continuato a coinvolgere Mazzone in momenti importanti della sua carriera.
Roberto Baggio, che giocava proprio al Brescia in quel periodo, è stato un altro argomento centrale dell’intervista. Guardiola ha espresso grande ammirazione per il “Divin codino”, descrivendo il calciatore come una persona incredibile e solare. “Quando parlo di lui, mi emoziono”, ha detto Guardiola, raccontando di averlo conosciuto alla fine della sua carriera, quando Baggio lottava con problemi al ginocchio. Baggio ha ricambiato i complimenti, affermando di avere sempre seguito Guardiola con entusiasmo e di essere felice dei suoi successi, definendolo una persona positiva e disponibile.
Un aneddoto divertente ha coinvolto la paura di Mazzone per i cani, quando un labrador di Baggio si è introdotto nel centro tecnico. La reazione di Mazzone, “E famolo giocà, damoje n’biscottino”, ha dimostrato il suo affetto per i suoi giocatori.
In merito a Lionel Messi, Guardiola ha affermato che è il miglior calciatore di tutti i tempi, evidenziando la sua straordinarietà come atleta. Infine, riguardo al suo futuro, Guardiola ha mantenuto il mistero, dicendo che non sa se rimarrà al Manchester City o meno, né se accetterà un eventuale incarico come commissario tecnico dell’Inghilterra, lasciando aperte le possibilità.