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martedì, Ottobre 15, 2024
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maratona tra conflitti, migranti e manovre

La premier Giorgia Meloni ribadirà oggi, nel corso delle comunicazioni al Senato e alla Camera, l’inaccettabilità dell’attacco subito da Unifil da parte delle forze armate israeliane, sottolineando l’assoluta necessità di garantire la sicurezza dei soldati in missione. Inoltre, metterà in evidenza che la stabilizzazione del confine israelo-libanese può avvenire solo attraverso la piena attuazione della risoluzione 1701. Meloni confermerà anche il fermo sostegno dell’Italia all’Ucraina, riaffermando l’impegno a fianco di Kiev “fino a quando ce ne sarà bisogno”.

Nel frattempo, il Partito Democratico preannuncia battaglia in Aula riguardo agli hotpot in Albania, dove sono stati aperti centri per migranti a Schengjin e Gjiader, accolti dalla nave Libra della Marina Militare. I collaboratori della premier sono convinti che Meloni difenderà il lavoro del suo governo contro l’emergenza migranti e il traffico di esseri umani, promettendo un cambio di rotta anche a Bruxelles. Un esponente di governo ha commentato che la risposta fornita da Meloni a Sea Watch su X è solo un “zucchero” rispetto a quella che potrebbe arrivare al Pd.

Meloni si concentrerà particolarmente sulla crisi in Medio Oriente, mentre a Palazzo Chigi si conferma un imminente viaggio della premier nella regione, con tappe riservate dopo il Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre. La giornata si preannuncia intensa, culminando con il Consiglio dei ministri sul Documento programmatico di bilancio. Nei suoi interventi, non mancherà di trattare altri temi importanti del Consiglio europeo, come l’ordine internazionale basato sulle regole, la competitività, le minacce ibride e l’emergenza climatica, oltre agli sviluppi delle crisi in Georgia, Moldova, Venezuela e Sudan.

Sull’eventuale cambiamento della missione libanese da ‘peace keeping’ a ‘peace enforcement’, resta un clima di riservatezza: chi lavora al dossier conferma che “è una possibilità”. Meloni, in Aula, fornirà chiarimenti su questo aspetto. Infine, riguardo al viaggio in Medio Oriente, le fonti indicano che le ipotesi sono Giordania e Libano, ma la situazione difficile dell’area rende incerto il raggiungimento di entrambe le destinazioni.

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