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mercoledì, Ottobre 16, 2024
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Se mi lasci, non conta: la risposta di Barbareschi a Temptation Island

A partire dal 21 ottobre, su Rai2 andrà in onda il nuovo programma condotto da Luca Barbareschi, intitolato “Se mi lasci non vale”. Il format si concentrerà su sei coppie in crisi che vivranno insieme in una villa nei dintorni di Roma per cercare di ritrovare l’armonia. Durante le quattro settimane del programma, le coppie affronteranno percorsi guidati da professionisti come psicologi, sessuologi e mental coach. Inoltre, ci sarà una coppia di attori che fungerà da infiltrati.

Il programma ha già suscitato polemiche, con alcuni critici che lo accusano di essere una copia di “Temptation Island”, un popolare format in onda su una rete concorrente. Durante la conferenza stampa di presentazione, il direttore dell’intrattenimento Prime Time, Marcello Ciannamea, ha subito risposto a queste accuse, dichiarando che “non c’entra nulla con Temptation Island”. Ha spiegato che l’obiettivo del programma è di offrire un docu-reality che racconti un esperimento sociale e storie di solitudini e incomprensioni comuni nelle relazioni di coppia. Ciannamea ha enfatizzato che non ci sono premi o vincitori nel format.

Il vicedirettore Giovanni Anversa ha poi aggiunto che il team creativo ha deliberatamente evitato di imitare “Temptation Island”. Lorenzo Torraca, CEO della casa di produzione, ha rivelato che due delle coppie partecipanti hanno figli, un elemento distintivo rispetto al programma di Canale 5, in cui le coppie non devono necessariamente avere figli o essere sposate. Inoltre, Torraca ha sottolineato che “Se mi lasci non vale” è un format italiano, differente dalla sua controparte.

Luca Barbareschi ha commentato il nuovo show, dichiarando che non si partirà da persone con problemi, ma da normali individui che si potrebbero incontrare ogni giorno. Ha riflettuto sulla complessità delle relazioni e sull’apprendimento costante che ne deriva, suggerendo che anche storie apparentemente comuni possono rivelare mondi molto più profondi di quanto si possa immaginare. Con tali premesse, il programma si preannuncia come un’opportunità per esplorare dinamiche relazionali in modo genuino e coinvolgente.

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