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Alimentazione sostenibile: le nuove direttive

La Confederazione svizzera ha recentemente aggiornato le proprie raccomandazioni nutrizionali, ponendo l’accento sulla saluta personale e sulla sostenibilità ambientale. Questo aggiornamento è stato elaborato dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria (USAV) in collaborazione con la Società Svizzera di Nutrizione (SSN). L’alimentazione sostenibile unisce il benessere individuale e l’impatto ambientale delle scelte alimentari. Non si tratta solo di cosa mangiamo, ma anche dell’intero processo produttivo degli alimenti, promuovendo pratiche agricole che preservano le risorse naturali.

Seguire un’alimentazione sostenibile implica scegliere cibi che richiedono meno risorse per la produzione, come alimenti vegetali e locali, evitando prodotti altamente elaborati e trasportati da lontano. Questo approccio aiuta a ridurre l’impatto ambientale e facilita il consumo di prodotti freschi e ricchi di nutrienti. La dieta assume quindi un ruolo fondamentale nel contrastare il cambiamento climatico e nel garantire un ambiente sano per le generazioni future.

Un’alimentazione equilibrata non solo migliora la salute personale, ma ha anche un significato sociale, impattando profondamente sulla spesa sanitaria. Essa contribuisce a prevenire malattie non trasmissibili, alleggerendo il sistema sanitario da costi elevati. In Italia, ad esempio, un’alimentazione sana offre vantaggi economici significativi, riducendo ricoveri ospedalieri e trattamenti medici e permettendo un uso più efficiente delle risorse.

Le nuove raccomandazioni svizzere suggeriscono una piramide alimentare aggiornata che combina salute e sostenibilità. Al centro, si promuovono le proteine vegetali, e si raccomandano legumi e cereali integrali come alternative alle proteine animali. Il consumo di frutta e verdura di stagione e locale è incentivato per diminuire le emissioni di CO₂. L’acqua è il principale elemento dell’idratazione, mentre si consiglia di limitare bevande zuccherate e dolci a occasioni speciali.

Le nuove linee guida suggeriscono cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura, latticini senza zuccheri aggiunti e oli vegetali di alta qualità come l’olio d’oliva. Anche piccoli cambiamenti nelle abitudini alimentari possono portare a risultati significativi. Mangiare sano e sostenibile diventa quindi una responsabilità collettiva per il miglioramento della società e della protezione del pianeta.

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