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giovedì, Ottobre 17, 2024
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Impatto del Riduzione dei Tassi BCE sui Mutui e Prestiti: Cosa Aspettarsi

La Banca centrale europea (BCE) ha annunciato un terzo taglio dei tassi di interesse nel 2024, riducendoli di 25 punti base. Il tasso sui depositi scende al 3,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e quello sui prestiti marginali al 3,65%. Questo abbassamento dei tassi avrà un impatto positivo sulle richieste di mutui e prestiti. Per un mutuo di 200 mila euro, ad esempio, la diminuzione comporta un risparmio di oltre 120 euro in confronto ai massimi raggiunti, e circa 70 euro su base semestrale.

La BCE ha comunicato questa decisione dopo una riunione in Slovenia, sottolineando che le ultime indicazioni sull’inflazione mostrano un avvio del processo disinflazionistico, influenzato da sorprese al ribasso sugli indicatori economici. Il terzo taglio del 2024 segue quelli di giugno e settembre, con possibilità di un quarto taglio entro la fine dell’anno. Nel comunicato ufficiale, la BCE spiega che la decisione è frutto dell’aggiornamento delle previsioni di inflazione e analisi della dinamica dell’inflazione di fondo.

Negli ultimi quattro mesi, il costo del denaro è diminuito di circa 75 centesimi. Gli analisti prevedono una continua discesa dei tassi anche nel 2025, con un potenziale ulteriore abbassamento previsto già per dicembre. L’andamento dell’Euribor, parametro chiave per i finanziamenti a tasso variabile, è sceso di circa 25 centesimi nelle ultime settimane, il che rappresenta un vantaggio per chi ha già un finanziamento in corso.

Per i mutui a tasso variabile, significa una diminuzione significativa dei costi, mentre i mutui di nuova concessione beneficeranno anch’essi del calo dei tassi. Anche i prestiti personali stanno subendo variazioni: il tasso medio è passato dal 12,33% nel terzo trimestre 2023 all’11,46% attuale, con l’obiettivo di raggiungere un tasso finale vicino all’11% entro la fine dell’anno.

Nel complesso, la BCE continua a guidare la politica monetaria per contrastare l’inflazione, e i mercati finanziari si adeguano a questo andamento, influenzando i costi per i consumatori. Le prospettive per il 2024 indicano ulteriori riduzioni nei tassi di interesse, portando le condizioni di prestito a livelli più favorevoli per le famiglie italiane.

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