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sabato, Ottobre 19, 2024
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Migranti albanesi, tornano in Italia i 12 rimasti nell’hotspot di Shengjin

I 12 migranti, pronti a essere riportati in Italia, saranno trasferiti nel centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Bari-Palese. Provengono da una nuova struttura per il rimpatrio in Albania, situata a Gjader, e a coordinare le procedure sarà la Prefettura. Questi migranti erano parte di un gruppo di sedici, trasportati in Albania dalla nave Lybra della Marina Militare italiana. Altri quattro minorenni sono già tornati in Italia.

Questo rientro segue la decisione della sezione immigrazione del tribunale di Roma, che ha negato la convalida del trattenimento dei migranti. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha commentato la sentenza definendola “abnorme” e ha affermato che tali decisioni non dovrebbero spettare alla magistratura, poiché attengono a questioni di alta politica. Secondo Nordio, queste sentenze possono causare incidenti diplomatici, citando il caso del Marocco come un esempio di paese che, nonostante la sua situazione, viene considerato amico dell’Italia.

Nordio ha sottolineato che se si considera non sicuro un paese con regole da loro ripudiate, come la pena di morte, anche gli Stati Uniti non potrebbero essere considerati sicuri. Ha annunciato che il governo prenderà provvedimenti legislativi a questo riguardo.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso preoccupazione rispetto al ruolo della magistratura, definendola un “contropotere” alla volontà degli elettori. Urso ha sottolineato che le decisioni dei giudici di rimpatriare in Italia i migranti da paesi come l’Albania possono inviare messaggi fuorvianti sulla sicurezza di altri paesi, come l’Egitto e il Marocco, se paragonati all’Afghanistan.

In risposta a una domanda sull’attivazione del centro in Albania, Urso ha affermato che il governo deve agire secondo il mandato ricevuto dagli elettori e ha esortato a un lavoro collettivo per il paese, auspicando una cooperazione più ampia tra le forze politiche.

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