Nella puntata di “Report” del 27 ottobre, si è approfondito il caso di Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia. La trasmissione ha mostrato la ferita alla testa di Sangiuliano, dall’ex ministro della Cultura attribuita all’aggressione di Boccia. Sangiuliano ha sporto denuncia e ha dichiarato che la ferita è stata provocata da un alterco avvenuto il 16 luglio in un hotel di Sanremo, subito dopo il suo annuncio di volere interrompere la loro relazione, mantenendo i legami con la moglie.
Durante il servizio è stata trasmessa un’intervista di Sangiuliano al Tg1 in cui ribadisce il suo impegno con la moglie, definendola fondamentale nella sua vita. Nella stessa giornata, “Le Iene” ha trattato il caso della chiave d’oro di Pompei, un regalo ricevuto da Sangiuliano quando era ministro, del valore di 12 mila euro. Secondo le normative, qualsiasi regalo superiore a 300 euro deve essere restituito all’amministrazione pubblica, e Sangiuliano ha affermato che la chiave è in possesso di Boccia.
In una comunicazione ufficiale, Sangiuliano ha sostenuto che l’oggetto, che reca le sue iniziali, aveva un valore inferiore al limite stabilito per la restituzione. Ha anche indicato che la chiave si troverebbe ora con Boccia, sulla base di una foto pubblicata sui social da quest’ultima. Ha infine espresso la sua disponibilità a risarcire la somma equivalente.
Maria Rosaria Boccia, contattata da “Le Iene”, ha chiesto di spegnere le telecamere e se n’è andata. Successivamente, ha presentato una diffida contro la trasmissione, chiedendo di interrompere la diffusione di notizie che danneggerebbero la sua reputazione.
Il servizio di “Report” e quello di “Le Iene” hanno alimentato il mistero e la tensione intorno alla chiave d’oro e al presunto scontro tra Sangiuliano e Boccia. Entrambi i programmi hanno contribuito a mantenere viva l’attenzione pubblica su questa controversa vicenda. La combinazione di elementi personali e legali in gioco rende la situazione complessa e di grande interesse mediatico.