La passione per Diego Armando Maradona a Napoli resta viva e si avvicina il 64esimo compleanno dell’icona azzurra, scomparsa il 25 novembre 2020. La città ha organizzato una celebrazione straordinaria, culminante in una processione nel centro storico, dove verrà portata la statua di Maradona realizzata dallo scultore Domenico Sepe. Questa iniziativa è stata guidata da Massimo Vignati, una persona che ha avuto un legame speciale con il campione negli anni ’80, grazie al fatto che suo padre lavorava allo stadio San Paolo e sua madre era governante nella casa di Maradona. Vignati ha raccolto numerosi cimeli legati a Maradona, esponendone ottanta nel museo maradoniano inaugurato tre mesi fa nei Quartieri spagnoli, vicino al Murale dedicato al giocatore.
La statua di Maradona, simbolo del suo impatto sulla città e sulla cultura calcistica, sarà portata in processione su un automezzo per permettere ai tifosi di rendergli omaggio. Contestualmente, nel quartiere Vomero, sarà inaugurato un murales intitolato “La mano de Dios”, realizzato dall’artista argentino Juan Pablo Gimenez Chec. Questo murales ritrae il celebre gol di mano segnato da Maradona durante i quarti di finale del Mondiale del 1986 contro l’Inghilterra, un momento iconico della storia del calcio. La creazione dell’opera è stata sostenuta dagli avvocati che hanno assistito Maradona durante una battaglia legale contro Equitalia, una causa che si è conclusa con successo per il campione.
Secondo l’avvocato Angelo Pisani, il murales rappresenta una vittoria del bene contro il male e simboleggia l’impegno di Maradona per la verità e la legalità, in particolare nella sua lotta contro le ingiustizie e le accuse infondate di evasione fiscale. Con queste iniziative, Napoli dimostra non solo amore e rispetto verso Maradona, ma anche una continua celebrazione della sua figura e del suo legame indissolubile con la città. Oggi, Napoli si riunisce per commemorare il suo idolo, riflettendo su un’eredità che continua a influenzare la vita culturale e sportiva della città.