Le critiche all’audizione di Carlo Tavares, amministratore delegato di Stellantis, sono state aspramente espresse dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il quale ha affermato che l’attuale crisi del settore è anche causata da scelte errate del management dell’azienda. Durante l’inaugurazione della Metro M4 a Milano, Salvini ha espresso il suo disappunto, affermando che Tavares dovrebbe vergognarsi e scusarsi per la gestione di un’azienda storica italiana. Secondo il vicepremier, Stellantis non è più in condizioni di richiedere nulla, data la cattiva amministrazione.
Salvini ha sottolineato che Tavares e la dirigenza dovrebbero chiedere scusa non solo agli operai e ai tecnici che lavorano nell’azienda, ma anche agli italiani e alla storia dell’industria automobilistica del Paese. Le parole del ministro rivelano una posizione decisa nei confronti della critica alla gestione della casa automobilistica, evidenziando l’insoddisfazione per la direzione presa dall’azienda in un periodo di difficoltà.
Anche Elly Schlein, leader del Partito Democratico, ha espresso la sua delusione riguardo la situazione di Stellantis, ma ha spostato parte della responsabilità sul Governo, esortandolo ad abbandonare la demagogia e la propaganda che, a suo avviso, caratterizzano le attuali politiche. Schlein ha criticato l’approccio del Governo nei confronti di questioni di rilevanza per il settore, invitando a una maggiore serietà e responsabilità nell’affrontare le problematiche.
La critica congiunta di Salvini e Schlein sottolinea un malcontento diffuso nei confronti della gestione di Stellantis, suggerendo che l’azienda ha una responsabilità significativa nel contribuire alla crisi attuale del settore automobilistico. Le dichiarazioni dei politici mettono in evidenza una chiamata all’azione, sia nei confronti della dirigenza di Stellantis sia del Governo, nel tentativo di sollecitare una risposta adeguata e un cambiamento di rotta per garantire un futuro migliore per l’industria automobilistica italiana e per i lavoratori del settore.