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giovedì, Ottobre 31, 2024
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Violenza sulle donne, le cicatrici lasciate sul DNA

Il progetto epi_we (Epigenetics for Women) si propone di analizzare gli effetti della violenza sul DNA delle donne, studiando le ‘cicatrici’ epigenetiche lasciate da tali esperienze. La fase multicentrica del progetto, presentata durante un convegno, invita tutte le donne a partecipare donando un campione biologico, al fine di comprendere l’estensione e la durata nel tempo delle modifiche epigenetiche.

La violenza contro le donne rappresenta un problema di salute pubblica globale che affligge diverse classi sociali ed etnie, influenzando negativamente il benessere femminile. Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), sottolinea l’importanza di individuare precocemente i fattori di rischio e di protezione attraverso la cooperazione multidisciplinare per garantire un’assistenza a lungo termine alle donne che hanno subito violenza. L’approccio mira a prevenire lo sviluppo di patologie croniche legate ai traumi subiti.

L’epigenetica gioca un ruolo cruciale nel comprendere il nesso tra violenza e salute. Il direttore generale dell’ISS, Andrea Piccioli, evidenzia come la ricerca in questo campo possa fornire risposte in merito ai fattori di rischio e alle conseguenze a lungo termine della violenza sulle donne. Uno studio pilota pubblicato nel 2023 ha già dimostrato che la violenza altera a livello epigenetico l’espressione genica senza modificarne la struttura. Lo studio, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e la Fondazione Cà Grande dell’Ospedale Maggiore Policlinico, ha riscontrato che gli effetti della violenza possono manifestarsi anche a distanza di 10-20 anni.

Il progetto multicentrico coinvolgerà 7 unità operative in 5 regioni italiane: Lazio, Lombardia, Campania, Puglia e Liguria. Attraverso la medicina territoriale e i pronto soccorso, le donne vittime di violenza saranno informate sulla possibilità di partecipare allo studio e di donare campioni biologici. Si prevede di raccogliere quattro campioni in un periodo di 18 mesi e di monitorare il benessere psicofisico delle partecipanti, con particolare attenzione alle patologie correlate allo stress.

Per informazioni e dettagli sulla partecipazione, le interessate possono contattare l’indirizzo email epi_we@iss.it.

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