Durante un’intervista a “Porta a Porta”, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato di aver ricevuto minacce di morte da parte di trafficanti di esseri umani in merito ai centri di accoglienza in Albania. Meloni ha difeso il protocollo d’intesa con il governo albanese, sottolineando che rappresenta una soluzione efficace per gestire i flussi migratori e attirare l’attenzione dell’Unione Europea. Secondo la premier, i centri in Albania sono “la chiave di volta” per affrontare non solo i flussi migratori verso l’Italia, ma anche quelli nel contesto europeo più ampio.
La premier ha spiegato che se un migrante irregolare pagante uno scafista desidera proseguire verso la Germania, potrebbe trovarsi al di fuori dei confini europei, creando un deterrente per i flussi migratori stessi. Meloni ha affermato che farà di tutto per rendere operativi questi centri “rispettando il diritto internazionale”, ma al tempo stesso infliggendo seri danni ai trafficanti di esseri umani, dai quali ha ricevuto minacce.
Durante l’intervista, Meloni ha criticato le opposizioni e il tribunale di Bologna, che ha chiesto alla Corte europea di disapplicare il decreto sui Paesi sicuri. Ha considerato tali azioni come tentativi propagandistici e ha accusato le opposizioni in Europa di voler impedire che l’Italia fermi l’immigrazione illegale, ponendo così una sfida diretta agli interessi nazionali. Secondo Meloni, i recenti attacchi contro la polizia italiana sono infondati e basati su una visione distorta della situazione.
Infine, la premier ha presentato i dati sugli sbarchi, affermando che gli sbarchi sono diminuiti del 60% e che i rimpatri sono aumentati del 30%. Meloni ha sottolineato l’importanza del suo impegno con gli italiani, affermando che il governo sta lavorando per seguire le indicazioni ricevute. Ha indicato che le opposizioni cercano di ostacolare progressi visibili nella gestione dei flussi migratori, ma rimane determinata a perseguire la sua strategia.