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giovedì, Ottobre 31, 2024
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Fitto a Bruxelles e nessun rimpasto, la strategia del governo

Il governo di Giorgia Meloni intende mantenere l’attuale assetto ministeriale, evitando cambiamenti significativi. Raffaele Fitto, attualmente ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, è considerato insostituibile. Fonti autorevoli confermano che il suo superdicastero è stato concepito per lui, e non avrebbe senso nominarne un altro. Si sostiene che per eguagliare la sua competenza servirebbero tre persone.

Meloni prevede di redistribuire le deleghe gestite da Fitto, puntando su Palazzo Chigi, supportata dai sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. La presidente del Consiglio sta perseguitando anche l’idea di istituire un nuovo sottosegretario per gli Affari europei, visto che ci sono posti liberi nel sottogoverno. Si stima che Fitto, in futuro, assumerà un ruolo di vicepresidente esecutivo, per cui il governo potrà avvalersi di un riferimento diretto a Bruxelles. Gli attuali collaboratori di Fitto, già attivi nel Pnrr e nei fondi di coesione, resteranno in carica, e la gestione operativa passerà a Palazzo Chigi, una mossa che potrebbe semplificare le cose.

Fitto ha scelto di mantenere un profilo basso in vista della sua prossima audizione a Bruxelles, limitando le apparizioni pubbliche e delegando trascurabili impegni.

In aggiunta, ci sono incertezze riguardo ai ministri della Lega e di Fdi. Matteo Salvini sembra al sicuro, malgrado le sue difficoltà legali; anzi, una condanna sul caso Open Arms potrebbe essere vista come una “medaglia al merito”. La situazione è più complessa per Daniela Santanché, la ministra del Turismo, che deve affrontare due inchieste. La prima riguarda una potenziale bancarotta fraudolenta della sua azienda Visibilia, mentre l’altra è relativa a una presunta truffa ai danni dell’Inps nel periodo Covid.

Le fonti suggeriscono che, sebbene il primo caso non rappresenti una minaccia seria per la sua posizione, l’inchiesta sull’Inps potrebbe costringerla a lasciare. Tuttavia, la sua difesa ha richiesto il trasferimento del processo a Roma, il che potrebbe rallentare l’iter, permettendo a Santanché di rimanere in carica fino alla fine della legislatura. La logica rimane quella di mantenere la stabilità e non toccare o modificare quanto già consolidato, pronte a sostituire chi dovesse lasciare il governo.

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