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giovedì, Ottobre 31, 2024
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Congresso di ginecologia: università, ospedali e territorio

“Questo congresso rappresenta le tre anime della ginecologia – quella universitaria, ospedaliera e quella territoriale – che devono sempre parlarsi e integrarsi”, ha affermato Valeria Dubini, presidente di Agite, in vista del 99° Congresso nazionale della Sigo, in programma a Firenze dal 3 al 6 novembre. Il titolo del congresso, “Donne al centro di un nuovo rinascimento”, riflette l’obiettivo di porre l’accento sulla centralità delle donne nella loro assistenza. Dubini sottolinea che i ginecologi accompagnano le donne nelle loro scelte, rispettando le loro decisioni in tutte le fasi della vita, dall’adolescenza alla menopausa, enfatizzando il rispetto e la salute in termini di cura e prevenzione.

Un tema centrale del congresso sarà la violenza sulle donne, un argomento affrontato dalle società ginecologiche dal 2000, che riconosce non solo i fatti di cronaca, ma anche i danni alla salute legati a vivere in condizioni di violenza. Inoltre, si discuterà dell’importanza di nascere e rinascere, specialmente considerando le complessità legate alla denatalità, un problema che richiede attenzione e comprensione del contesto lavorativo e di supporto genitoriale delle donne.

Dubini evidenzia anche il ruolo dei ginecologi nella prevenzione delle problematiche legate alla fertilità futura, come le malattie sessualmente trasmissibili, e l’importanza di fornire informazioni corrette alle giovani donne, intercettandole nei consultori. Il congresso avrà un programma articolato e affronterà numerosi argomenti tecnico-scientifici, tra cui l’intelligenza artificiale e la personalizzazione delle cure, che rientrano nei temi organizzativi essenziali per la sostenibilità del sistema sanitario nazionale.

Il programma è stato realizzato considerando tre sfere: territorio, ospedale e università, con una forte enfasi sulla formazione. Dubini conclude sottolineando la necessità di affrontare le varie problematiche da più prospettive, per garantire un approccio migliore, con attenzione e appropriatezza, evitando eccessi di medicalizzazione e promuovendo infine un trattamento corretto e consapevole per le donne.

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