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venerdì, Novembre 1, 2024
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Mercati in difficoltà: il Nasdaq sottopressione

Le trimestrali dominano la sessione borsistica, caratterizzata da forti vendite a Wall Street, con i titoli di Meta e Microsoft che influenzano negativamente il Nasdaq. Meta ha riportato utili e ricavi superiori alle attese, ma il numero di utenti attivi è risultato inferiore alle previsioni, causando una flessione del titolo. Anche Amazon e Apple evidenziano una performance negativa prima della pubblicazione dei rispettivi risultati trimestrali, prevista per oggi dopo la chiusura dei mercati, segnando così la conclusione della settimana dedicata alle Big Tech.

Tra gli altri titoli, Estée Lauder ha subito un crollo del 20% a seguito di una trimestrale ritenuta deludente, generando influenze negative sulle borse europee, che stanno risentendo anche dei dati sull’inflazione, in aumento a ottobre. I mercati europei registrano perdite, con Milano in ribasso del 0,64%, Londra -0,61%, Francoforte -0,93% e Parigi -1,05%. A Piazza Affari, si segnalano cali per titoli come Stm (-2,8%), Campari (-2,34%) e Cucinelli (-2,2%), mentre Stellantis si distingue con un incremento del 2,9%, nonostante abbia chiuso il trimestre con ricavi in calo del 27%.

Le tensioni rimangono elevate sui titoli di stato, con il rendimento dei Btp che è salito al 3,66%. Il mercato dell’oro ha registrato un ripiegamento, con il prezzo fissato a 2.740 dollari l’oncia, mentre il Brent ha mostrato un lieve rialzo, superando i 72,7 dollari al barile. La situazione complessiva evidenzia una volatilità marcata nelle borse, influenzata dai risultati trimestrali delle grandi aziende tecnologiche e dalle preoccupazioni economiche legate all’inflazione. L’andamento dei mercati suggerisce una fase di incertezze, soprattutto per quanto concerne gli investimenti nelle azioni delle principali società, alla luce dei dati finanziari e delle aspettative riscontrate. Si conclude così una giornata caratterizzata da un mix di risultati positivi e negativi tra i grandi nomi della tecnologia, con riflessi evidenti anche sui mercati europei e delle commodities.

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