“Una sinistra bugiarda e rancorosa che non sa più a cosa appigliarsi”. Così il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato risponde su Facebook alle critiche delle opposizioni riguardo il caso Therapia Srl, che gestisce poliambulatori a Bitonto. Gemmato afferma di avere solo il 10% della società e di non avere responsabilità nella sua gestione. Sottolinea che non esiste conflitto di interessi, come confermato dall’Autorità garante della concorrenza, e accusa la sinistra di aver creato il problema delle liste di attesa nella sanità pubblica. Allegando il parere dell’autorità, Gemmato difende il lavoro del governo Meloni e del ministro Schillaci.
Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, condivide il post di Gemmato, definendo le opposizioni “ridicole” e criticando la loro mancanza di proposte concrete. Sostiene che gli attacchi personali contro Gemmato sono ingiusti e invitano a proseguire con determinazione.
Le opposizioni, però, non si fermano: Elly Schlein richiede le dimissioni di Gemmato, affermando che la destra sta smantellando la sanità pubblica per un disegno specifico, che avvantaggia solo loro. Sottolinea che la pubblicità per la clinica privata di cui è socio Gemmato è un affronto a milioni di italiani che non possono permettersi cure a causa delle liste d’attesa. Schlein critica anche l’eliminazione del piano di assunzioni, accusando il governo di favorire la sanità privata.
Si unisce all’attacco Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, il quale, parlando della questione in una conferenza stampa, mette in evidenza il conflitto di interessi di Gemmato. Secondo Conte, il sottosegretario sta pubblicizzando una clinica privata a discapito della sanità pubblica, evidenziando così un chiaro conflitto di interessi. Conte sottolinea la necessità di maggiore chiarezza e coerenza da parte del governo riguardo a tali nomine nel settore della sanità pubblica.
La situazione rimane tesa, con le opposizioni che continuano a premere per le dimissioni di Gemmato, mentre esponenti della maggioranza si schierano in sua difesa, sostenendo la legittimità delle sue posizioni e il lavoro del governo.