Un report della Consumer Intelligence Research Partners (CIRP) evidenzia le difficoltà di Apple nel suscitare interesse per il nuovo iPhone 16 tra i consumatori americani, una situazione già anticipata dall’analista Ming-Chi Kuo. I dati analizzati riguardano la distribuzione dei modelli di iPhone venduti nel trimestre concluso a settembre e mostrano una domanda significativamente inferiore per il modello base.
Nello specifico, l’iPhone 16 ha costituito solamente il 4% delle vendite totali di iPhone negli Stati Uniti, rappresentando un calo notevole rispetto al 10% registrato dall’iPhone 15 nello stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, l’iPhone 16 Plus ha visto una leggera crescita, mentre il 16 Pro ha eguagliato le vendite del 15 Pro del 2022, e il 16 Pro Max non ha raggiunto i risultati del suo predecessore. In totale, l’intera gamma dell’iPhone 16 ha rappresentato solo il 20% delle vendite di iPhone, ben al di sotto del 28% ottenuto dalla linea dell’iPhone 15 nello stesso periodo del 2022.
Questa tendenza è ulteriormente confermata dal fatto che i modelli dell’iPhone 15 hanno contribuito per il 56% delle vendite di settembre, evidenziando una persistente preferenza dei consumatori per i dispositivi della generazione precedente. Complessivamente, il report mette in luce una certa stagnazione nelle vendite di nuovi modelli, suggerendo che i consumatori potrebbero non percepire un valore sufficientemente elevato per giustificare l’acquisto di un iPhone 16 rispetto ai modelli precedenti, che continuano a dominare il mercato. Questi dati pongono interrogativi sul futuro della strategia di lancio di Apple e sulla capacità dell’azienda di attrarre l’attenzione e la fiducia dei consumatori verso i nuovi modelli.