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Il mondo dello spettacolo piange la scomparsa di Giuseppe Beppe Menegatti, regista teatrale e marito dell’illustre ballerina Carla Fracci, avvenuta il 17 settembre. Menegatti, che aveva compiuto 95 anni, era ricoverato in ospedale a Roma dal 12 settembre e la sua situazione è peggiorata, portandolo infine in un hospice dove è deceduto. A lui era vicino il figlio Francesco durante gli ultimi momenti.

Nato il 6 settembre 1929 a Firenze, Menegatti si era appassionato alla lirica sin da giovane, seguendo gli spettacoli del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Questo lo portò a intraprendere la carriera di regista dopo aver frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico a Roma, grazie a una borsa di studio. Nel 1954, fu scelto come aiuto-regista da Luchino Visconti, collaborando poi con figure di spicco come Vittorio De Sica e Eduardo De Filippo. La sua carriera è costellata di importanti lavori teatrali e lirici.

La vita privata di Menegatti è indissolubilmente legata a quella di Carla Fracci, con cui si è sposato nel 1964. Dal loro matrimonio è nato Francesco, l’unico figlio, che ha assistito il padre fino alla fine. Menegatti e Fracci si incontrarono per la prima volta durante una prova al Teatro alla Scala di Milano, un incontro descritto dallo stesso Menegatti come un colpo di fulmine.

Nonostante il triste evento della scomparsa di Carla Fracci, avvenuta nel maggio 2021, il ricordo di entrambi i coniugi continua a vivere nell’arte italiana. Menegatti ha sempre parlato con affetto del primo incontro con Fracci, evidenziando la suggestione di quel momento in cui, tra vari grandi nomi del teatro, si distinse la ballerina per il suo carisma e il suo talento.

Il regista ha lasciato un segno indelebile nel panorama teatrale italiano, contribuendo a plasmare il mondo della lirica e del balletto. La sua eredità artistica resta viva nella memoria di chi ha avuto il privilegio di assistere alle sue opere e nella storia del teatro italiano, di cui è stato uno dei protagonisti più illustri. La sua morte segna la fine di un’epoca, ma il suo contributo all’arte continuerà a essere ricordato e apprezzato.

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