È deceduto all’ospedale Sacco di Milano, a causa di complicazioni da polmonite, Cesare Castelbarco Albani, imprenditore di 71 anni e presidente di Bper Banca Private Cesare Ponti. Nato a Milano nel 1952, Castelbarco Albani era una figura emblematica della nobiltà genovese, con due papi nel suo albero genealogico. La sua vita si è sviluppata tra attività imprenditoriali e la gestione di tenute agricole, in particolare nella produzione di riso, insieme al fratello Marcello. Iniziando come agente marittimo, ha poi ricoperto ruoli di rilievo, diventando presidente di Banca Carige dal 2013 al 2016. Durante il suo mandato, ha dovuto affrontare sfide considerevoli, inclusi aumenti di capitale e una transizione complicata della leadership dell’istituto.
Castelbarco Albani era noto anche per il suo impegno verso la comunità e il territorio. Ha ricoperto la carica di presidente della finanziaria ligure Filse e di Banca Consulia. Tuttavia, la sua carriera non è stata esente da polemiche; nel 2017, l’assemblea degli azionisti di Banca Carige ha avviato un’azione di responsabilità nei suoi confronti e dell’ex amministratore delegato Piero Montani, contestando alcune operazioni e richiedendo un risarcimento di un miliardo di euro. Il tribunale di Genova ha successivamente stabilito che le operazioni erano conformi e Bper ha risarcito Castelbarco e Montani per danni di immagine.
La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di messaggi di cordoglio. Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha espresso profonda tristezza, sottolineando il contributo di Castelbarco Albani allo sviluppo della comunità e del territorio. Anche la senatrice Raffaella Paita lo ha ricordato come un “gentiluomo” con una visione aperta per la crescita della città, rimarcando l’impatto positivo che ha avuto durante la sua vita professionale e il suo legame con il territorio ligure. La scomparsa di Castelbarco Albani lascia un vuoto significativo nel mondo imprenditoriale e nella comunità locale, dove era conosciuto e rispettato.