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È morta Clio Maria Bittoni, moglie dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a pochi mesi dal compimento dei 90 anni. Originaria di Chiaravalle, in provincia di Ancona, Clio si era laureata in Giurisprudenza a Napoli e aveva una carriera come avvocata specializzata in diritto del lavoro, assistendo molti braccianti. Il suo incontro con Giorgio Napolitano risale al 1959, anno in cui si sono sposati. Durante il mandato del marito come presidente della Repubblica, dal 2006 al 2015, mantenne un profilo piuttosto riservato.

Maurizio Caprarica, sul Corriere della Sera, la descrive come “spiritosa”, “rigorosa” ed “energica”. Clio interrompe la sua carriera professionale nel 1992, in seguito all’elezione di Napolitano a presidente della Camera, giudicando inopportuno continuare a lavorare in quel contesto. Napolitano, nel suo libro “Dal Pci al socialismo europeo”, ha parlato di Clio evidenziando il suo “profondo senso della famiglia”, che ha aiutato a superare le sfide.

Dopo l’elezione di Giorgio a presidente della Repubblica, Clio ha partecipato a eventi ufficiali e viaggi di Stato, accogliendo anche importanti personalità globali come la regina Rania di Giordania e Michelle Obama. Residente nel palazzo del Quirinale durante il mandato del marito, successivamente si è trasferita nell’appartamento del palazzo della Panetteria, cercando maggiore libertà dai rigidi protocolli.

Clio Maria Bittoni si è impegnata attivamente nella difesa dei diritti delle donne, scrivendo numerose lettere su temi di rilevanza sociale pubblicati su giornali nazionali. Nel 2014, in un gesto simbolico, depose un mazzo di fiori alla fontana dei Dioscuri in piazza del Quirinale per commemorare le vittime della violenza di genere, un evento in cui la piazza era illuminata di rosso e venivano proiettati i nomi delle vittime.

La sua vita è stata caratterizzata dall’impegno sociale e familiare, e sarà ricordata non solo come la moglie di un Presidente, ma anche per il suo contributo significativo a tematiche di giustizia sociale e diritti umani.

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