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Una donna di 50 anni è stata aggredita dal marito 72enne a Ladispoli, vicino Roma. L’incidente è avvenuto sabato 28 settembre intorno alle 7:30, mentre la vittima dormiva. L’uomo l’ha colpita alla testa con un martello, provocandole gravi ferite, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Dopo l’aggressione, la donna è riuscita a fuggire in strada, chiedendo aiuto. Le sue urla hanno attirato l’attenzione dei vicini, che hanno immediatamente allertato i soccorsi.

I paramedici sono intervenuti e hanno trasportato la donna all’ospedale San Camillo in codice rosso. Presentava ferite lacerocontuse al cranio e diverse escoriazioni sulle braccia. In quel momento, in casa c’era anche il figlio ventenne della coppia. Le prime ricostruzioni indicano che la coppia aveva litigato durante la notte e che l’aggressione è avvenuta come conseguenza di questo litigio. Non è chiaro il movente specifico dell’aggressione, ma sembra che l’uomo, non avendo digerito la discussione, abbia sfogato la propria violenza sulla compagna.

L’aggressore è stato arrestato sul posto dalle forze dell’ordine, incluse le agenti del commissariato di via Vilnius, che hanno avviato le indagini. L’uomo ha confessato l’accaduto durante l’interrogatorio in commissariato ed è stato accusato di tentato omicidio. Attualmente si trova nel carcere di Civitavecchia.

Questo episodio di violenza domestica sottolinea un problema crescente nel paese, evidenziando la necessità di maggiore attenzione e di misure efficaci per prevenire tale violenza. Le autorità locali, come il commissario capo di Ladispoli, Fabio De Angelis, stanno coordinando le indagini, con la presenza anche del reparto della Scientifica e del pubblico ministero di Civitavecchia, Roberto Savelli. La malattia e la violenza durante le dispute familiari sono tematiche che richiedono un approfondito esame sociale e istituzionale, per garantire la sicurezza delle vittime e prevenire ulteriori tragici eventi come questo.

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