beppe grillo di battista

Nella crisi interna del Movimento 5 Stelle (M5s), torna al centro del dibattito Alessandro Di Battista, una delle figure storiche del partito. Beppe Grillo, fondatore del movimento, avrebbe contattato Di Battista tramite Nina Monti, sua collaboratrice, per cercare di coinvolgerlo di nuovo nel M5s e ottenere il suo sostegno nella faida con il presidente Giuseppe Conte. L’incontro tra Di Battista e Monti è avvenuto a Roma, documentato in immagini pubblicate da Dagospia, in un momento in cui Grillo stava preparando strategie per contrastare Conte.

Tuttavia, Di Battista ha risposto negativamente a Grillo, ribadendo il suo distacco dalla politica attiva. Ha dichiarato di non essere interessato alle dinamiche interne del M5s, partito dal quale si è allontanato tre anni fa per motivi politici. Questa posizione di rifiuto è stata confermata da Di Battista stesso in un’intervista al Corriere della Sera, commentando la sua apparizione con Monti.

Nel frattempo, Grillo è impegnato in una campagna per reclutare nuovi membri e mobilitare la base del M5s, mentre Conte prosegue con l’organizzazione dell’Assemblea costituente del movimento. Conte ha reso pubblici i risultati di un’assemblea online in cui gli iscritti hanno votato su vari temi da discutere, evidenziando alcune priorità come le modifiche alle regole organizzative per migliorare l’efficacia territoriale del partito. Conte ha sottolineato che oltre 153.000 persone hanno partecipato alla votazione e che sono stati selezionati dodici temi fondamentali, certificati da società indipendenti.

La tensione tra Grillo e Conte è palpabile, segnalando uno scontro aperto all’interno del M5s. La situazione attuale sembra instabile, con entrambi i leader che cercano di radunare le loro fazioni e impostare un programma per il futuro. La figura di Di Battista, pur essendo storicamente significativa, rimane distante dalle dispute interne, enfatizzando il suo desiderio di non rientrare in un contesto politico che ha deciso di lasciare. Il futuro del M5s è quindi avvolto nell’incertezza, mentre Conte e Grillo si confrontano per il controllo e la direzione del movimento.

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