Maria Rosaria Boccia è tornata a Piazzapulita per affrontare la gogna mediatica e le false accuse che la riguardano. Parlando del caso Sangiuliano, Boccia ha dichiarato che le indagini sono ancora in corso e non è stata ancora ascoltata. Si sente continuamente giudicata dai giornalisti, che diffondono notizie falsificate, il che la porta a vivere in isolamento per il timore delle conseguenze.
Boccia ha sollevato dubbi sulla questione della “chiave d’oro di Pompei”, del valore di 12mila euro, rimasta al centro dello scandalo. Ha citato un’intervista in cui l’ex ministro afferma che la chiave è protocollata e si trova presso il ministero, ma successivamente ha fatto sapere che potrebbe trovarsi a casa sua. Boccia ha insistito nel dire che lei non possiede affatto la chiave.
In un altro punto della trasmissione, è stata mostrata l’immagine di Sangiuliano con punti di sutura sulla testa. Boccia ha commentato che sarebbe opportuno accertare la data in cui sono stati applicati, ma ha evitato di fornire ulteriori dettagli al riguardo.
La discussione è diventata accesa quando Italo Bocchino è entrato in studio. Durante il confronto, Boccia ha chiarito che non ha ricevuto alcun incarico e che il contratto di cui si parla non è mai stato firmato. Ha accusato Bocchino di falsità, svelando di avere una mail in cui lui annuncia di essere incinta, un fatto che ha reso impossibile per Sangiuliano controfirmare il contratto. Bocchino ha tentato di controbattere, ma è stato interrotto dal conduttore per evitare che la discussione degenerasse ulteriormente.
In sintesi, Maria Rosaria Boccia si è presentata per difendersi dalle accuse e per fare chiarezza sulle circostanze legate al caso Sangiuliano e alla chiave di Pompei, sottolineando la necessità di fermare la diffusione di notizie false che danneggiano la sua reputazione. L’atmosfera in studio è stata tesa, riflettendo le polemiche e le incomprensioni che circondano la vicenda.